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Bonifici istantanei: dal 9 ottobre scattano i controlli su IBAN e beneficiario

Dal 9 ottobre 2025 le banche dovranno verificare in tempo reale se l’IBAN e l’intestatario del conto corrispondono, prima di eseguire un bonifico. Una novità che riguarda non solo i bonifici istantanei, ma anche quelli ordinari, con l’obiettivo di rafforzare la sicurezza e contrastare le frodi.
A cura di Francesca Moriero
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Il bonifico istantaneo è una modalità di pagamento elettronico che consente di trasferire denaro da un conto a un altro in meno di 10 secondi, in qualsiasi momento della giornata, inclusi weekend e festivi. È disponibile solo per i conti espressi in euro e all’interno dell’area Sepa, la zona unica dei pagamenti in euro, che comprende tutti i 27 Paesi dell’Unione europea, anche quelli che non adottano l’euro, più altri 9 Paesi europei extra-UE; questo tipo di bonifico ha due caratteristiche fondamentali: è immediato e irrevocabile; non può essere annullato una volta eseguito, motivo per cui è fondamentale verificarne l'esattezza prima di confermarlo.

Dal 9 gennaio 2025, tutte le banche che offrono bonifici ordinari sono tenute per legge ad accettare anche bonifici istantanei in ricezione. E dal 9 ottobre 2025 dovranno anche consentirne l’invio, attraverso gli stessi canali già utilizzati per i bonifici tradizionali: home banking, app mobile, sportello fisico o call center.

Controllo su IBAN e beneficiario

La principale novità introdotta dal Regolamento europeo riguarda l’obbligo per le banche di verificare se il codice IBAN inserito corrisponde al nome e cognome (o alla ragione sociale) del beneficiario. Quando un cliente inserirà i dati per effettuare un bonifico, il sistema fornirà un riscontro immediato:

  • se i dati coincidono perfettamente;
  • se non coincidono affatto;
  • se coincidono solo in parte (ad esempio per un errore di digitazione);
  • o se la verifica non è stata possibile.

Il pagamento non verrà automaticamente bloccato: spetterà al cliente decidere se procedere o meno, ma con una consapevolezza maggiore. Questo strumento, offerto senza costi aggiuntivi, punta a ridurre errori e truffe e a garantire maggiore trasparenza nei servizi bancari. Non solo, tutte le banche saranno poi anche obbligate ad applicare controlli quotidiani sulle transazioni, per identificare tempestivamente eventuali operazioni sospette legate a riciclaggio o finanziamento illecito.

Più sicurezza, ma attenzione alle frodi

L’Associazione bancaria italiana (Abi) ha diffuso poi una guida per spiegare come utilizzare correttamente il bonifico istantaneo. La velocità del servizio lo rende estremamente comodo, ma proprio l’immediatezza e l’irrevocabilità lo rendono anche più vulnerabile a errori o truffe. Una volta confermato, il pagamento non può essere annullato, nemmeno dalla banca; è per questo motivo che il nuovo meccanismo di verifica diventa fondamentale: sapere in anticipo se il nome del beneficiario corrisponde all’IBAN riduce i margini di errore e aiuta a evitare trasferimenti non voluti o fraudolenti.

Come vengono trattati i dati personali

Tutti i dati usati per i controlli, nome, cognome o ragione sociale, codice IBAN, eventuali anomalie, dovranno poi essere gestiti nel pieno rispetto del Regolamento generale sulla protezione dei dati (GDPR). Le banche saranno quindi responsabili del trattamento sicuro e trasparente delle informazioni raccolte, e i clienti dovranno essere informati in modo chiaro su come vengono utilizzati i propri dati; si tratta di un aspetto centrale per la tutela della privacy e per garantire la fiducia degli utenti nel sistema bancario digitale europeo.

Dove funzionano i bonifici istantanei

I bonifici istantanei possono essere effettuati in tutta l’area Sepa (Single Euro Payments Area), che oggi comprende:

  • i 27 Paesi dell’Unione europea,
  • più 9 Paesi esterni: Andorra, Città del Vaticano, Islanda, Liechtenstein, Monaco, Norvegia, Regno Unito, San Marino e Svizzera.

L’obiettivo della normativa europea sarebbe quello di rendere il pagamento istantaneo uno standard in tutta Europa, promuovendo la modernizzazione del sistema finanziario e rafforzando la competitività del mercato dei pagamenti rispetto ad altri attori globali, come le grandi piattaforme tecnologiche.

Crescita dell'uso e aumento delle truffe

A livello europeo, nel terzo trimestre del 2024 i bonifici istantanei hanno rappresentato quasi il 20% di tutte le operazioni bancarie effettuate tramite bonifico. In Italia la percentuale è però invece più bassa, anche se in costante aumento: siamo oggi attorno al 10% del totale, ma con tassi di adozione sempre più alti.Nel nostro Paese, 341 prestatori di servizi di pagamento, quasi tutti gli operatori attivi, offrono già il servizio, sia a clienti privati che a imprese. Parallelamente, è aumentato anche il ricorso a tutti i pagamenti elettronici. Secondo la Fabi (Federazione autonoma bancari italiani), tra il 2020 e il 2024 l’importo complessivo dei bonifici in Italia è cresciuto del 55%, e il numero delle operazioni è salito del 49%.Un boom dovuto anche alla pandemia da Covid, che ha accelerato la digitalizzazione dei consumi e cambiato in modo strutturale le abitudini di pagamento degli italiani. Ma con la crescita dei pagamenti digitali, crescono anche i rischi: oltre 500 milioni di euro sono stati sottratti da truffatori digitali negli ultimi tre anni, con un aumento del 30% solo nell’ultimo anno.

Da qui l’importanza delle nuove misure di controllo, pensate proprio per proteggere i consumatori in un contesto sempre più vulnerabile.

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