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Bonaccini: “Dobbiamo essere pronti solo a lockdown molto parziali, o rischiamo pandemia economica”

Il presidente dell’Emilia-Romagna Stefano Bonaccini ha spiegato che al momento il governo non prevede al momento la possibilità di introdurre un lockdown generale, nemmeno a Natale: “Un lockdown generalizzato credo che sia molto difficile da poterlo decidere in questo Paese, perché rischieremmo, da una pandemia sanitaria, di passare direttamente a una pandemia economica e sociale”.
A cura di Annalisa Cangemi
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In caso di impennate della curva epidemiologica, e se l'aumento esponenziale dei contagi non dovesse interrompersi, "bisogna essere pronti a lockdown parziali, molto parziali. Un lockdown generalizzato" porterebbe "da una pandemia sanitaria a una pandemia economica". Lo ha detto questa mattina il presidente dell'Emilia-Romagna Stefano Bonaccini, intervenendo alla trasmissione ‘L'aria che tira' su La7.

A chi gli chiedeva se vi fosse la possibilità concreta di un nuovo lockdown generalizzato nei prossimi mesi, ha spiegato che il governo prevede misure "molto mirate", ma solo se la curva dovesse aumentare. Quindi, ha precisato il governatore, in caso di necessità, "bisogna essere pronti a misure, a lockdown parziali, molto parziali. Un lockdown generalizzato – ha affermato – credo che sia molto difficile da poterlo decidere in questo Paese, perché rischieremmo, da una pandemia sanitaria, di passare direttamente a una pandemia economica e sociale. Allora – ha concluso – bisogna essere pronti a misure restrittive molto mirate come si è fatto in questi giorni nel caso la curva dovesse aumentare".

La discussione sul ritorno di un lockdown generale, magari a ridosso delle festività natalizie, sta andando avanti da ieri, da quando il virologo Andrea Crisanti ha proposto il blocco nazionale come misura per alleggerire il sistema sanitario, abbassare la trasmissione del virus e aumentare il contact tracing. Così come siamo il sistema è saturo", ha spiegato l'esperto. Per il presidente del Consiglio Conte comunque le misure restrittive per le Regioni verranno attentamente valutate, in un rapporto di collaborazione e trasparenza con le Regioni: "Lo schema è molto chiaro: continueremo ad aggiornarci costantemente con le Regioni. La formula vincente è collaborare, collaborare, collaborare. Per la Campania come per le altre Regioni abbiamo predisposto la possibilità per i presidenti di introdurre misure restrittive non appena se ne presentasse la necessità, per quelle di allentamento occorre invece un'intesa con il ministro della Salute".

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