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Bollette, il ministro Cingolani dice che il governo sta “tentando di mitigare gli aumenti”

Il ministro della Transizione Ecologica spiega che una volta arrivavano gli aumenti delle bollette e “si tentava di metterci una toppa”, ma oggi “sappiamo che arriveranno gli aumenti, perché in tutto il mondo sale il prezzo dell’energia, e ci stiamo muovendo in anticipo modificando la bolletta e tentando di mitigare gli aumenti per alcune categorie”.
A cura di Tommaso Coluzzi
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Scongiurare un aumento netto delle bollette forse è ancora possibile, ma il modello va ripensato completamente. Il ministro Cingolani non ha dubbi e spiega che la strategia stavolta è molto diversa rispetto alle precedenti: "Prima arrivavano gli aumenti delle bollette e si tentava di metterci una toppa", ma "questa volta sta accadendo il contrario". Cioè "sappiamo che arriveranno gli aumenti, perché in tutto il mondo sale il prezzo dell'energia, e ci stiamo muovendo in anticipo modificando la bolletta e tentando di mitigare gli aumenti per alcune categorie". Il ministro della Transizione Ecologica spiega in una lunga intervista al Corriere cosa succederà nei prossimi mesi e nei prossimi anni e soprattutto quali alternative abbiamo arrivati a questo punto.

Il ragionamento del ministro per spiegare ciò che sta succedendo è semplice e lineare: "Per fortuna abbiamo un'economia che si sta riprendendo – dice Cingolani – questo significa crescita, che significa aver bisogno di più energia, e se aumenta la domanda salgono i prezzi delle materie prime che oggi servono a produrre quell'energia". Insomma, gli aumenti dipendono "per l'80% da incrementi nei prezzi del gas e solo per il 20% da CO2". Per questo l'allarme non è solo italiano, ma in generale europeo: "Stiamo vedendo cosa significa essere dipendenti da determinate fonti di energia come quelle fossili – continua – e poi non sta succedendo solo da noi, ma anche nei Paesi a noi vicini".

Il messaggio di Cingolani, però, è chiaro: "È importante capire che siamo in una transizione – sottolinea – In un processo con una road map, un percorso che dobbiamo seguire per ottenere il duplice effetto di avere energia a costi gestibili e nello stesso tempo da fonti rinnovabili come il sole, il vento, di cui peraltro disponiamo in quantità, a differenza di petrolio e gas". La linea è tracciata, se rispettiamo gli obiettivi italiani ed europei "potremo sganciarci dalle forniture di altri Paesi" arrivando al "70% di energia elettrica prodotta da fonti rinnovabili entro il 2030". Certo, questo può voler dire fare sacrifici, ma il governo porta avanti il suo piano per scongiurare il più possibile l'aumento del costo delle bollette, soprattutto per le famiglie più in difficoltà.

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