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Bimbo autistico dopo il vaccino, Lorenzin: “Sentenza pericolosa”

Il ministro della Salute Beatrice Lorenzin ha commentato la decisione di un giudice di riconoscere il risarcimento ai genitori di un bambino autistico.
A cura di Susanna Picone
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Il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, intervistata dal quotidiano Repubblica, ha commentato la decisione del giudice del Lavoro di Milano di riconoscere il risarcimento ai genitori di un bambino autistico cui nel 2006 era stato somministrato il vaccino esavalente prodotto dalla multinazionale GlaxoSmithKline. Secondo quanto stabilisce la sentenza del Tribunale del Lavoro di Milano, firmata dal giudice Nicola Di Leo, sarebbe “acclarata la sussistenza del nesso causale tra tale vaccinazione e la malattia”. Una sentenza contro la quale, rispetto a quanto era stato detto inizialmente, il ministero della Salute ha presentato l'appello il 31 ottobre scorso, entro i termini previsti dalla legge. “Ora i tecnici del ministero mi dicono che in quella decisione mancano i presupposti scientifici”, ha detto il ministro Lorenzin che ha spiegato di aver fatto appello non per evitare di pagare il rimborso alla famiglia del bambino autistico “ma per non far passare un precedente pericoloso”.

“Sentenza pericolosa per la salute pubblica” – “È un fatto grave. Come in altri casi, si tratta di una sentenza pericolosa per la salute pubblica. Basta vedere i dati dei morti per morbillo, basta vedere il caso dell'epidemia di questa malattia esplosa tempo fa in Inghilterra. E anche nel nostro paese assistiamo a un calo di vaccinazioni. Lieve ma importante”, così infatti il ministro ha commentato la decisione del giudice di Milano. Lorenzin ha sottolineato che possono esserci effetti avversi che non sempre si possono prevedere: “Questo nessuno lo nega e, infatti, ci sono le leggi che riconoscono i risarcimenti. Ma da qui ad affermare una relazione tra l'autismo e il ricorso a un determinato vaccino senza alcuna base scientifica ce ne corre”. Il punto di vista del ministero della Salute è, comunque, chiaro: “Noi non possiamo vacillare, ci sono migliaia di studi che ci rassicurano”, ha detto ancora Beatrice Lorenzin.

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