Berlusconi: “Vogliono farmi fuori a tutti i costi”

"Vogliono farmi fuori a tutti i costi, mi chiedo dove vogliano arrivare e cosa dovrò aspettarmi ancora" sarebbero queste le prime parole di reazione di Berlusconi dopo avere appreso del rinvio a giudizio a suo carico deciso dal tribunale di Napoli per il caso della compravendita di senatori in Parlamento per far cadere il governo Prodi. "Ormai le procure hanno lanciato la sfida finale contro di me" si sarebbe lamentato il Cavaliere con i suoi uomini chiedendo a tutti di ostacolare in ogni modo il voto a Palazzo Madama sulla sua decadenza dopo la condanna nel processo Mediaset. Secondo indiscrezioni infatti l'ex Premier in queste ore teme che i giudici abbiano intenzione di arrestarlo e per questo chiede al Pdl di fare quadrato intorno a lui per difenderlo. "Vedrete che proveranno ad arrestarmi un minuto dopo la decadenza" avrebbe commentato amaramente Berlusconi aggiungendo che le Procure "Sono partite tutte all'attacco ora che mi considerano più debole".
Quagliariello: "Difesa di Berlusconi non intacchi governo"- Il sostengo dei parlamentari del Pdl certo non manca, ma la lotta tra falchi e colombe nel popolo della libertà ormai ha minato alla base i rapporti interni e Berlusconi ne sembra conscio. "Non fanno altro che litigare e i ministri vogliono tenere in piedi a tutti i costi questo governo" si sarebbe sfogato il Cavaliere. Del resto l'ultimo scontro è andato in scena proprio a Palazzo Madama sul ddl costituzionale per il Comitato per le riforme costituzionali che ha evitato il possibile ricorso al referendum confermativo per soli quattro voti. Lo stesso Ministro per le Riforme Gaetano Quagliariello oggi parlando degli undici senatori del suo partito che ieri si sono astenuti dal voto ha commentato "Quando uno esce salvo da un agguato si sente più vivo e più forte". Parlando dei guai giudiziari di Berlusconi invece Quagliariello ha confermato la posizione dei ministri del Pdl spiegando "Penso ci sia stata in Italia una persecuzione giudiziaria nei confronti di Berlusconi che credo vada difeso, ma la sua difesa va coniugata con ciò che serve al Paese, che in questo momento non si può permettere una crisi di governo".