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Berlusconi, Lodo Mondadori e Cir: “Giusto il risarcimento, ma va ridotto”

Seconco il pg della Cassazione Fimiani “la sentenza regge, ma occorre un piccolo ricalcolo, che potrebbe ridurre il risarcimento di circa il 15% rispetto all’importo liquidato”. E’ l’ultimo capitolo della vicenda giudiziaria legata alla “guerra di Segrate” per il controllo del marchio editoriale.
A cura di Biagio Chiariello
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Il risarcimento deve esserci, ma è giusto un piccolo sconto. Questa, in sintesi, la decisione del procuratore generale della Cassazione Pasquale Fimiani sul pagamento dovuto alla Cir di Carlo De benedetti da parte della Fininvest di Silvio Berlusconi in merito alla vicenda del Lodo Mondadori. In secondo grado la società del Cavaliere era stata condannata a risarcire 564,2 milioni di euro a De Benedetti. Il magistrato ha chiesto una lieve riduzione, del 15%, del risarcimento, confermando che la Compagnie Industriali Riunite è stata parte danneggiata nel giudizio civile Lodo Mondadori.

I giudici della terza sezione civile, presieduti da Francesco Trifone, si sono espressi  sul ricorso presentato dalla holding dell'ex premier contro la sentenza con cui, nel luglio 2011, la Corte d'appello di Milano stabilì il risarcimento record a favore della Cir. "Il percorso seguito dalla Corte di Appello di Milano sul Lodo Mondadori è logico e regge – ha chiarito la sua decisione Fimiani – E' a mio avviso necessario solo riquantificare una piccola parte del danno, che potrebbe ridurre il risarcimento per Cir di circa il 15 per cento rispetto all'importo liquidato". La vicenda riguarda la cosiddetta “guerra di Segrate” che, nei primi anni Novanta, portò nel gruppo Fininvest la Mondadori ambita anche dalla Cir di Carlo De Benedetti, editore di Espresso e Repubblica.

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