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Reddito di cittadinanza, le ultime notizie

Beppe Grillo rilancia il reddito di cittadinanza europeo: “Bisogna redistribuire la ricchezza”

Il fondatore del Movimento 5 Stelle rilancia la proposta di Pasquale Tridico, ex presidente dell’Inps molto vicino al partito, di introdurre un reddito di cittadinanza a livello europeo.
A cura di Tommaso Coluzzi
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Un reddito di cittadinanza europeo, per redistribuire la ricchezza e contrastare seriamente la povertà a livello comunitario. Ma anche per costruire un vero welfare europeo. La proposta è di Pasquale Tridico, che nei giorni scorsi ne ha parlato in una lunga intervista a Fanpage.it. L'ex presidente dell'Inps – tornato temporaneamente a insegnare all'università, mentre si fa sempre più probabile una sua candidatura alle elezioni europee con il Movimento 5 Stelle – ha proposto di finanziare un sostegno contro la povertà a livello europeo con una tassa sulle società. Oggi Beppe Grillo ha rilanciato l'idea sul suo blog, con un post intitolato "Reddito di cittadinanza europeo: per un’Europa dei popoli".

Il fondatore del Movimento 5 Stelle ha affrontato il tema della povertà, attaccando chi pensa che "i poveri debbano rispondere dei propri errori, poiché c’è qualcosa di sbagliato in loro". Non è così: "La povertà è atroce. Ti esclude dalla società, dai rapporti, dal mondo. Ma non è dovuta a caratteristiche personali. Il povero non è un debole, qualcuno che non ha carattere, uno che non ha saputo giocarsi le sue carte – ha continuato Grillo – La povertà non è una mancanza di carattere, è semplicemente una mancanza di denaro. È mancanza di speranza e autostima, è essere intrappolati in una condizione che si pensa sia immutabile. La povertà è un problema pubblico e va affrontata con soluzioni pubbliche di redistribuzione della ricchezza".

Grillo ha spiegato, in breve, la proposta di Tridico: "Un reddito di cittadinanza europeo alle fasce più deboli della popolazione, diverso da Paese a Paese, di circa 800 euro in Italia, che potrebbe essere finanziato con una tassazione europea sulle società capitali, che costerebbe circa 200 miliardi di euro da prendere dal bilancio dell’Ue". Il garante del partito pentastellato ha parlato di un cambiamento epocale con l'avvento dell'intelligenza artificiale e di nuove sfide con la globalizzazione e la digitalizzazione. Perciò è necessario "porre le fondamenta per un welfare europeo, con scelte coraggiose, in cui i valori di uguaglianza, dignità umana e lotta all’esclusione sociale siano le nostre stelle polari".

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