Autovelox, che fine ha fatto la mappatura del MIT: non più validi quelli non dichiarati entro ottobre dai Comuni

Dove eravamo rimasti con la vicenda autovelox? Dopo l'entrata in vigore a giugno delle nuove regole, il ministero dei Trasporti aveva avviato un nuovo censimento ufficiale di tutti i dispositivi elettronici presenti nel territorio nazionale, coinvolgendo i Comuni, secondo quanto previsto dal decreto 73 del 2025: in pratica gli enti hanno l'obbligo di trasmettere i dati relativi alle apparecchiature per l’accertamento della violazione dei limiti di velocità, che costituisce condizione necessaria per l'utilizzo dei dispostivi.
Quindi gli enti locali dovranno comunicare non solo la localizzazione e i dati tecnici di ogni apparecchio, ma anche le informazioni relative alla conformità, al modello e all'omologazione. Ricordiamo che dopo l'emanazione del decreto dirigenziale n. 305 del 18 agosto 2025, gli enti locali hanno 60 giorni di tempo per comunicare al Mit i dati. Come spiega lo stesso ministero dei Trasporti, le informazioni da comunicare per ogni dispositivo includono:
- Denominazione e codice dell'organismo competente.
- Codice catastale.
- Estremi del decreto ministeriale di approvazione.
- Tipo, marca, modello, versione e numero di matricola del dispositivo.
A che punto siamo? Il ministro Matteo Salvini ha risposto oggi al question time al Senato a un'interrogazione del parlamentare del suo partito, Manfredi Potenti.
"Non è tollerabile che il tema della sicurezza stradale venga usato per fare cassa, sulla pelle di chi ogni giorno si alza per andare a lavorare. Abbiamo deciso di chiedere una mappatura degli autovelox in Italia, cosa che incredibilmente ad oggi non c'è", e in effetti "non si sa quanti sono, da quanto tempo ci sono, se e come sono stati omologati e a che fine sono stati installati".
"Per questo ad agosto abbiamo lanciato un'operazione trasparenza istituendo una piattaforma telematica per la raccolta dei dati relativi agli autovelox da parte di tutti gli enti locali, che avranno tempo fino a ottobre per registrare su questa piattaforma i dispositivi presenti sul proprio territorio. In assenza di tale comunicazione, gli autovelox non comunicati non potranno essere più usati per accertare violazioni al Codice della Strada. L'obiettivo è chiaro – ha aggiunto – tutelare la sicurezza ma tutelare anche il diritto al lavoro di milioni di italiani che devono poter essere avvisati di come vengono protetti sulle strade. Una battaglia non politica ma di civiltà", ha spiegato Salvini.
Il ministro ha poi rivendicato il calo dei morti sulla strada, dopo l'introduzione del nuovo Codice. "Il nuovo Codice della Strada non è punitivo, è protettivo. Nei primi nove mesi di entrata in vigore del nuovo Codice della Strada, secondo i dati ufficiali di Polizia stradale e Arma dei carabinieri – quindi non di casa Salvini – , si sono registrati, rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente, 91 morti in meno, 1.012 feriti in meno, 703 incidenti in meno. Fosse stato anche uno solo il morto in meno sarei orgoglioso del lavoro che tutti insieme abbiamo fatto", ha detto ancora Salvini.
La risposta del senatore Potenti a Salvini sugli autovelox e Codice della Strada
"Accogliamo con grande soddisfazione l'attenzione del ministro Salvini sulla questione degli autovelox e per le modifiche volute al Codice della Strada a tutela della sicurezza. La preoccupazione che avevamo manifestato riguardo alla necessità di un riordino della disciplina relativa ai dispositivi di controllo della velocità ha trovato ascolto nelle azioni concrete intraprese dal ministero. La nascita del tavolo tecnico e il primo censimento nazionale dei dispositivi presenti sul territorio, che avverrà entro ottobre, rappresentano passi fondamentali verso la definizione di criteri chiari e univoci. È essenziale garantire un uso responsabile e trasparente degli autovelox, importanti per limitare gli incidenti stradali nelle zone più sensibili, ma al tempo stesso evitando che gli stessi si trasformino in strumenti di vessazione per gli automobilisti. Grazie al ministro Salvini per il continuo impegno a favore di un concreto aumento della sicurezza stradale, così come i dati in merito agli incidenti e ai decessi stanno dimostrando", ha dichiarato il senatore Potenti.