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Arriva la stretta sulle sigarette, anche elettroniche. Salvini: “Divieto all’aperto è esagerato”

“Le sigarette elettroniche stanno aiutando tanta gente ad abbandonare quelle normali. Da ex fumatore che ha smesso quattro anni fa, il divieto di fumarle all’aperto appare esagerato”: lo afferma Matteo Salvini, parlando delle nuove regole in arrivo che vieterebbero di fumare anche in diversi luoghi all’aperto.
A cura di Annalisa Girardi
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Matteo Salvini è contrario alle nuove regole in arrivo per i fumatori: "Le sigarette elettroniche stanno aiutando tanta gente ad abbandonare quelle normali. Da ex fumatore che ha smesso quattro anni fa, il divieto di fumarle all'aperto appare esagerato", ha scritto il leader della Lega sui social.

Il riferimento è a un provvedimento allo studio del ministero della Salute che, se approvato, metterebbe una serie di paletti ai luoghi dove poter fumare all'aperto. Sia per le sigarette normali, che per quelle elettroniche.

Cosa cambierebbe con le nuove regole

Il ministro della Salute, Orazio Schillaci, ha sempre detto di voler estendere il divieto di fumo in molti luoghi all'aperto, come i parchi o le fermate dell'autobus. Nella bozza circolata nelle ultime ore sui giornali si parla anche della possibilità di eliminare le sale fumatori al chiuso, come quelle che ci sono ad esempio negli aeroporti.

Diventerebbe vietato fumare anche nei déhors di bar e ristoranti, e in qualsiasi caso nelle vicinanze di bambini o donne in gravidanza. Tutte queste regole andrebbero ad applicarsi tanto alle sigarette normali quanto a quelle elettroniche.

La legge sul fumo in Italia

Per quest'ultima categoria, inoltre, potrebbero essere limitate le pubblicità, come già avviene per quelle tradizionali. Le nuove regole arriverebbero a vent'anni esatti dalla legge Sirchia, emanata nel 2003 per "tutelare la salute dei non fumatori". La legge prevedeva il divieto di fumo in tutti i locali chiusi e disponeva di norme specifiche per le sale fumatori, come il fatto che queste andassero ventilate separatamente e disponessero di porte a chiusura automatica.

Dieci anni dopo, nel 2013, è stata approvata una modifica alla legge, estendendo il divieto di fumo anche a tutte le aree all'aperto nei pressi delle scuole. Alcuni anni dopo, recependo una direttiva europea, l'Italia ha incluso nei divieti anche le aree all'aperto nei pressi degli ospedali.

Quanti sono i fumatori in Italia

Secondo gli ultimi dati dell'Istituto superiore di sanità nel 2022 il 24% della popolazione era composto da fumatori. Un italiano su quattro, praticamente. Sono numeri che segnalano una tendenza in ripresa, dopo diversi anni di calo. Vista la preoccupante diffusione di stili di vita non salutari, il ministero intende affrontare la prevenzione e il contrasto del tabagismo, che è tuttora la principale causa di morbosità e mortalità prevedibile in Italia", ha commentato Schillaci.

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