Anm al governo: “Contro corruzione proposte deboli, serve più determinazione”

Meno indignazioni e stupore, più determinazione e concretezza. L’Associazione nazionale magistrati punta il dito contro il governo Renzi e “la debolezza” degli interventi contro la corruzione. E’ stato il presidente Rodolfo Sabelli, aprendo a Roma il comitato direttivo centrale, sottolineare l’inefficacia dei provvedimenti varati. “La politica sembra oggi accorgersi improvvisamente di quei guasti che noi con forza – ha detto il presidente Rodolfo Sabelli, aprendo la riunione del direttivo del sindacato delle toghe – abbiamo segnalato da anni. Oggi i toni indignati vorrebbero rimediare alla debolezza delle riforme, peraltro in larga parte più annunciate che realizzate”. Sabelli ha quindi ribadito l’auspicio che “sia presentata una proposta di legge adeguata alla gravità di questo crimine, sempre più saldamente collegato ai fenomeni mafiosi”. Una proposta, ha spiegato, “mirata, severa ed efficace, da approvarsi in tempi molto brevi, che raccolga le indicazioni contenute nelle convenzioni internazionali e preveda meccanismi premiali per chi collabora, efficaci strumenti investigativi e un’ampia equiparazione, ai fini processuali, fra corruzione e crimine organizzato”.
Il rischio è di allungare la durata dei processi
In particolare riferendosi alle misure in tema di contrasto alla corruzione e di riforma della prescrizione, il presidente dell'Anm ha aggiunto: "Se la prescrizione è quello scandalo che disperde lavoro e risorse, allora il legislatore deve bloccarla se non dopo l'esercizio dell'azione penale quantomeno dopo la sentenza di primo grado". Secondo Sabelli “ogni tentativo di innaturale dilatazione dei tempi del processo” potrebbe “aggravare ancor più la durata dei processi”.
I suggerimenti dell'Anm
L'abolizione del filtro di ammissibilità e la nuova causa di responsabilità del travisamento del fatto o delle prove, definito dallo stesso Sabelli “ambiguo”, sono questi “gli aspetti più problematici” della riforma già approvata dal Senato lo scorso 20 novembre. In definitiva, il presidente dell’Anm si augura “che non ci si limiti invece a pochi, modesti ritocchi, inseriti in fretta in qualche ampia proposta di legge – ha concluso Sabelli – destinata a lunghi percorsi parlamentari e magari a impantanarsi, una volta scemata l’indignazione del momento e archiviato il ricordo dell’ultimo scandalo”.