Allarme assembramenti: ora il Governo vuole mettere i checkpoint in centri storici e stazioni

L'ultimo weekend ha lasciato in eredità una grande preoccupazione, sia nel Governo che nel Comitato tecnico scientifico. Le folle viste nei centri cittadini, dalle vie dello shopping alle zone di movida, hanno creato grandi polemiche, ora che la maggior parte delle Regioni italiane sono diventate gialle (che significa negozi, bar e ristoranti aperti), mentre le altre sono arancioni (negozi aperti ma bar e ristoranti chiusi). Ora c'è attesa sul decidere cosa succederà durante il periodo natalizio, visto che è stato rimesso tutto quanto in discussione dopo l'allarme degli ultimi giorni, e si va verso un inasprimento delle misure restrittive durante le vacanze su tutto il territorio nazionale. Nel frattempo il Viminale avrà in mano la gestione dei flussi di persone per evitare gli assembramenti nei prossimi giorni, l'obiettivo è chiaro: non rivedere le immagini di sabato e domenica.
Il prossimo fine settimana è considerato da bollino rosso, se non nero: si tratta degli ultimi due giorni per spostarsi prima del blocco tra Regioni che scatta lunedì, ma anche dell'ultimo weekend prima di Natale. Da chi si ricongiungerà alla famiglia agli studenti fuori sede, da chi raggiungerà la seconda casa a chi correrà in centro per fare gli ultimi regali prima delle feste. Il ministero dell'Interno sta pensando ad un piano ben preciso: le stazioni saranno le osservate speciali, ma anche i centri storici. Milano centrale e Roma Termini vedranno le forze dell'ordine creare dei veri e propri percorsi dedicati dall'esterno fino a raggiungere il proprio treno. A parte chi si dirige nelle Regioni arancioni e ha bisogno dell'autocertificazione.
I centri cittadini sono finiti al centro delle polemiche nello scorso weekend, con le immagini di Milano e non solo. Il presidente del Veneto, Luca Zaia, ha lamentato ad esempio il fatto che domenica a Treviso il sindaco abbia dovuto transennare la città, dopo che erano entrate più di 50mila persone, con un centro storico da 8.500 e un Comune da 80mila. Tante le idee al vaglio: attenzione a bar e ristoranti, poi il senso unico pedonale e i checkpoint, veri e propri varchi contapersone, nell'accesso ai centri città e alle vie dello shopping.