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Acquascooter, Salvini replica a Costa: “Un reato? Se mi insultano gli alleati la pazienza finisce”

Il ministro degli Interni ha replicato alle critiche del ministro dell’Ambiente Sergio Costa, che considera “un reato” l’utilizzo da parte del figlio di Salvini della moto d’acqua della polizia: “Agli insulti e alle sciocchezze del Pd sono abituato, se ci si mettono anche quelli che dovrebbero essere ‘alleati’ la pazienza finisce”.
A cura di Annalisa Cangemi
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Il ministro dell'Ambiente Sergio Costa, durante un'intervista rilasciata a Fanpage.it, ha commentato il caso della moto d'acqua della polizia, che da giorni sta facendo discutere: il figlio del ministro Salvini è salito su un acquascooter con un agente, per fare un giro nei pressi della spiaggia di Milano Marittima. Un videoreporter di Repubblica ha documentato la scena, ed è stato per questo minacciato da uomini della scorta di Salvini, e successivamente insultato in conferenza stampa dallo stesso vicepremier.

Il ministro dell'Ambiente, che è anche generale dei Carabinieri, ha commentato così: "Io, se ho i portato i miei figli su una moto o una jeep, era la mia moto o la mia jeep oppure l'avevo affittata, non era certo quella della Carabinieri. La vicenda del figlio di Salvini su una moto d'acqua della polizia a Milano Marittima configura un reato che è sanzionato, attenzione non sanzionabile, ma sanzionato". 

Il vicepremier Matteo Salvini ha replicato in serata alle parole del ministro Costa sui social: "Agli insulti e alle sciocchezze del Pd sono abituato, se ci si mettono anche quelli che dovrebbero essere ‘alleati' la pazienza finisce". Nel tweet in questione il ministro degli Interni mette tra virgolette la parola alleati, quasi a volerne mettere in dubbio la pienezza di significato.

Salvini è poi intervenuto anche sui roghi in Campania. Costa, durante la video intervista a Fanpage.it aveva detto: "Sulla Terra dei Fuochi c'è un problema con il Ministero dell'Interno se sappiamo che esiste la nuvola dei roghi tossici tra Napoli e Caserta che colpisce sempre le stesse zone, noi le forze dell'ordine non possiamo muoverle è il Ministro degli Interni che deve muovere le forze dell'ordine e i prefetti con una direttiva e dirgli di andare a controllare là". Poi aveva aggiunto: "Il mio verso Salvini non è un rimbrotto ma un appello: ci dia una mano, dia una mano a terra dei fuochi".

"Vedo che insiste a dire che se in Campania bruciano i rifiuti per strada è colpa mia. Mi sembra surreale perché lo smaltimento dei rifiuti non è di competenza del ministro degli Interni, io posso mandare i poliziotti a controllare gli impianti di smaltimento, ma i rifiuti o li valorizzi e li trasformi in energia o se li lasci in mezzo alla strada e' chiaro che prima o poi qualcuno te li bruca. Quindi è una critica surreale", ha affermato Salvini.

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