video suggerito
video suggerito

Accise, da oggi scatta il riallineamento sui carburanti: come cambia il prezzo di benzina e diesel

Da oggi la benzina costa un po’ meno, mentre sale il prezzo del diesel, per effetto del riallineamento delle accise previsto dalla riforma fiscale: la riduzione aliquota sulla benzina vale 1,5 centesimi, mentre l’aumento sull’aliquota sul gasolio è di 1,5 centesimi. È arrivato ieri sera in Gazzetta Ufficiale il decreto del ministero dell’Ambiente e del ministero dell’Economia, ‘Revisione delle disposizioni in materia di accise’. Le nuove accise entrano in vigore oggi.
A cura di Annalisa Cangemi
132 CONDIVISIONI
Immagine

Cambia il prezzo dei carburanti con l'entrata in vigore oggi delle nuove aliquote, conseguenza del riallineamento tra le accise su diesel e benzina stabilito dal governo Meloni, che gravano complessivamente per il 35% e il 38% sul costo complessivo dei carburanti: il risultato è una diminuzione delle accise sulla benzina e un aumento di quelle sul gasolio, per effetto di uno dei decreti della riforma fiscale.

Il decreto interministeriale ‘Revisione delle disposizioni in materia di accise', che reca le firme del ministro dell'Ambiente Gilberto Pichetto Fratin e del ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti stabilisce infatti che le aliquote delle accise sono rideterminate nelle seguenti misure: 71,34 centesimi per litro per la benzina e 63,24 centesimi di euro per litro per il gasolio.

I rincari per le accise sul diesel e i ribassi per quelle della benzina valgono 1,5 centesimi di euro. Con buona pace della promessa fatta da Giorgia Meloni di abolire le accise sul carburante, uno dei punti del programma con cui Fratelli d'Italia si è presentato alle elezioni politiche del 2022.

Di quanto diminuisce la benzina e di quanto aumenta il diesel con le nuove accise

Il provvedimento pubblicato in Gazzetta, n. 110 del 14 maggio, precisa che "A decorrere dal giorno successivo alla data di pubblicazione del presente decreto nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana, l'aliquota di accisa applicata alla benzina è ridotta di 1,50 centesimi di euro per litro; a decorrere dalla medesima data l'aliquota di accisa applicata al gasolio impiegato come carburante è aumentata di 1,50 centesimi di euro per litro".

Quindi, i rincari per le accise sul diesel e i ribassi per quelle della benzina valgono 1,5 centesimi di euro. L'accisa sulla benzina scende di 15 euro per mille litri (1,5 centesimi al litro) passando a 713,40 euro per mille litri (la vecchia aliquota era di 728,40); mentre l'accisa diesel sale di 15 euro per mille litri (1,5 centesimi al litro) a 632,40 per mille litri (la vecchia aliquota era 617,40).

Come cambiano i prezzi di benzina e diesel da oggi

Secondo Staffetta Quotidiana, i prezzi dei carburanti non hanno ancora recepito le variazioni delle accise, per cui aumentano sia la benzina sia il gasolio. La verde, dopo appena otto giorni, torna a superare al self la soglia di 1,7 euro/litro. Le medie dei prezzi praticati comunicati dai gestori all'Osservatorio prezzi del ministero delle Imprese e del made in Italy, rilevati alle 8 di ieri mattina su circa 18mila impianti, dicono infatti la benzina self service a 1,702 euro al litro (+5 millesimi, compagnie 1,709, pompe bianche 1,688), mentre il diesel, sempre al self service, è a 1,586 euro al litro (+3, compagnie 1,593, pompe bianche 1,573).

La benzina al servito è in media a 1,845 euro al litro e il diesel a 1,729 euro. Il Gpl al servito a è 0,722 euro al litro e il metano a 1,454 euro al kg.

Cosa dicono le associazioni delle nuove accise sui carburanti

Il decreto interministeriale di Mase e Mef è arrivato con la Gazzetta Ufficiale di ieri, e determinerà un aggravio complessivo per i possessori di auto a gasolio pari a 364 milioni di euro all’anno, secondo i calcoli del Codacons "con la spesa per il pieno che sale di 0,915 euro a vettura".

Su un parco auto circolante pari a 40,5 milioni di vetture in Italia, il 42% è la quota di quelle alimentate a benzina, 40,9% quelle a gasolio. Questo significa che ad oggi circolano nel nostro Paese circa 17 milioni di auto a benzina, e oltre 16,6 milioni di auto diesel.
"A partire da oggi l’aumento delle accise per 1,5 centesimi comporterà una maggiore spesa per un pieno di diesel, considerata anche l’Iva, di 0,915 euro, +21,96 euro all’anno nell’ipotesi di due pieni al mese, con un aggravio complessivo da +364,5 milioni di euro annui sulla totalità delle famiglie che possiedono autovetture diesel. Tuttavia una identica riduzione da 1,5 centesimi sulla benzina determinerà un risparmio da 374,5 milioni di euro annui per la platea di automobilisti con vetture alimentate a verde" ha spiegato l’associazione.

Assoutenti, dal canto suo, ha chiesto invece al Governo di operare per una riduzione della tassazione complessiva che pesa su benzina e gasolio, e che porta i listini alla pompa praticati in Italia ad essere tra i più cari in Europa. "Oggi le tasse (Iva e accise) pesano per il 61,1% sulla benzina e per il 57,2% sul gasolio – ha spiegato Assoutenti – Solo nel 2023, ultimo dato ufficiale disponibile, della spesa totale di 70,9 miliardi euro per i carburanti, ben 38,1 miliardi sono finiti nelle casse dello Stato a titolo di Iva e accise".

Una tassazione che porta i listini alla pompa di benzina e gasolio in Italia ad essere tra i più alti in Europa: il nostro Paese si piazza infatti oggi al 6° posto nella classifica Ue dei Paesi con il gasolio più costoso, e al 7° posto per il prezzo della benzina. Se però si considerano i listini al netto delle tasse, l’Italia scende al 17° posto in Europa per il prezzo della benzina, e addirittura crolla al 22° posto per il diesel.

"Al di là del riordino delle accise chiesto dall’Ue, riteniamo urgente aprire una riflessione a livello comunitario affinché si arrivi ad un sistema unico di tassazione sui carburanti, identico in tutta Europa, anche per evitare che l’Italia perda competitività rispetto a Paesi dove i carburanti costano sensibilmente meno e impattano meno su famiglie, industrie e imprese" ha concluso il presidente Gabriele Melluso.

"Bene, il Governo ha accolto la nostra richiesta di abbassare le accise sulla benzina in modo corrispondenze all’innalzamento delle accise sul gasolio. Certo i consumatori che hanno auto a gasolio saranno penalizzati, ma il loro aggravio, pari, considerando anche l’Iva al 22%, a 1,83 cent al litro, ossia 91,5 cent per un pieno di 50 litri, con un rincaro annuo a famiglia, nell’ipotesi di due rifornimenti al mese, pari a 21 euro e 96 cent, sarà compensato da un analogo risparmio per chi ha una vettura a benzina" ha detto invece Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori, commentando la pubblicazione in Gazzetta del decreto sulla revisione delle disposizioni in materia di accise.

"In merito ai carburanti, ci domandiamo comunque che fine abbia fatto l’unica cosa utile prevista dal decreto-legge 14 gennaio 2023, n. 5, ossia l’app che doveva suggerire ai consumatori quale è il distributore di carburanti più conveniente nella loro zona. Dopo la bellezza di 2 anni e 4 mesi dal varo del decreto, l’app non ha ancora visto la luce e non se ne sa più nulla. Un ritardo vergognoso!".

Cosa diceva Meloni sul taglio delle accise

Ricordiamo che la presidente del Consiglio Meloni, in un famoso video del 2019, chiedeva l'abolizione progressiva delle accise sul carburante, facendo finta di fare rifornimento a una stazione di servizio e spiegando che su 50 euro di benzina, solo 15 andavano al benzinaio mentre la restante parte, 35 su 50, va allo Stato. Una volta a Palazzo Chigi però Meloni è venuta meno alle sue promesse: ha prima ridotto e poi eliminato il taglio alle accise voluto dal governo Draghi per fronteggiare i rincari dei prezzi dell'energia dopo l'invasione russa dell'Ucraina.

Eppure, come dicevamo, nel programma di Fratelli d'Italia del 2022, con cui il partito di Meloni si è presentato alle elezioni politiche, si faceva chiaramente riferimento alla "sterilizzazione delle entrate dello Stato da imposte su energia e carburanti e automatica riduzione di Iva e accise". Oggi, al posto di un'abolizione delle accise, misura su cui si era impegnata Meloni, e prima di lei Salvini, registriamo un aumento della tassa sul diesel, che era stata già preannunciata con il piano strutturale di bilancio, il documento che traccia il percorso di aggiustamento dei conti pubblici per i prossimi sette anni, e che è stato la base della manovra

132 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views
Immagine

Iscriviti a Evening Review.
Ricevi l'approfondimento sulle news più rilevanti del giorno

Proseguendo dichiari di aver letto e compreso l'informativa privacy