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Abu Mazen ad Atreju, Meloni lo accoglie sul palco: “La sua presenza smentisce falsità dette sul governo italiano”

Il presidente dell’Autorità Nazionale Palestinese, Abu Mazen, è intervenuto ad Atreju, accolto dalla premier Giorgia Meloni. Al centro dell’incontro la crisi mediorientale, il rilancio del processo di pace e il ruolo dell’Italia: dalla prospettiva dei due Stati alle riforme dell’Anp, fino alla necessità di consolidare il cessate il fuoco a Gaza.
A cura di Francesca Moriero
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La scena politica di Atreju si è concentrata tutta su di lui, Mahmoud Abbas, Abu Mazen. Sala gremita, misure di sicurezza imponenti e la premier Giorgia Meloni seduta in prima fila. È stata proprio lei a introdurre il presidente dell'Autorità Nazionale Palestinese, dopo averlo ricevuto a Palazzo Chigi in un incontro dedicato agli ultimi sviluppi della crisi in Medio Oriente. "Sono molto contenta che Abu Mazen sia qui ad Atreju, la sua presenza dimostra quanto l'Italia sia stata centrale e protagonista nella difficile crisi mediorientale e quanto possa essere ancora centrale e protagonista nel difficile percorso verso la pace con la prospettiva dei due Stati. E fa giustizia di tante falsità che abbiamo sentito sul governo italiano negli ultimi due anni", ha esordito Meloni dal palco, rivendicando il ruolo svolto da Roma negli ultimi mesi.

La premier ha ricordato "quanta energia, difficoltà, lavoro, dibattito e sofferenza" abbiano accompagnato la gestione italiana del dossier mediorientale, uno dei temi – ha sottolineato – su cui "il governo ha lavorato di più". Accanto a lei, in platea, il gruppo dirigente di Fratelli d'Italia, Giovanni Donzelli, il presidente del Senato Ignazio La Russa, e perfino Gianfranco Fini, tornato a sedere tra i volti simbolo della destra italiana.

Abu Mazen: "Lo Stato di Palestina non sarà una preoccupazione securitaria per nessuno"

Nel suo discorso, Abu Mazen ha ringraziato l'Italia per il sostegno diplomatico e operativo all'Anp: "Esprimo gradimento per la vostra postura a sostegno del processo di pace, ringrazio l’Italia che ha sempre supportato i nostri sforzi, così come per l’addestramento della nostra polizia civile, gli aiuti umanitari e gli aiuti medici, oltre al supporto per al valico di Rafah". Il leader palestinese ha ribadito la posizione della sua Autorità su una soluzione politica fondata su confini chiari e riconosciuti: "Il nostro indirizzo è quello di una pace stabile e duratura con due stati, la Palestina può avere l'assetto del 1967 a fianco di Israele, nel rispetto reciproco, unico modo per garantire pace permanente nella nostra regione". E ancora: "Lo Stato di Palestina non sarà una preoccupazione securitaria per nessuno ma anzi sarà un partner per la costruzione della pace". La mancanza di uno Stato palestinese, ha avvertito, "è fonte di instabilità del territorio e di estremismo che influenza tutta la sicurezza della Regione".

Sul palco, il presidente dell'Anp ha rimarcato il valore del dialogo con Roma: "Apprezzo l'opportunità di essere qui… conferma la profondità delle relazioni di amicizia che legano i nostri due Paesi, basate sul rispetto reciproco". Ha poi ribadito la volontà di portare avanti un nuovo corso politico interno: "Vogliamo un unico Stato con una sola legge, con le armi solo nelle mani delle istituzioni legittime", e la disponibilità a un percorso elettorale "sia parlamentare che presidenziale".

Il suo intervento si è chiuso con un saluto rivolto alla platea: "Viva l'amicizia italo-palestinese. Buon Natale e felice anno nuovo a tutti".

Cessate il fuoco e ricostruzione di Gaza

Poco prima di salire sul palco di Atreju, Meloni aveva ricevuto Abu Mazen a Palazzo Chigi. Secondo una nota della Presidenza del Consiglio, i due leader hanno discusso del consolidamento del cessate il fuoco a Gaza e della necessità di attuare "pienamente" il Piano di Pace dell'amministrazione Trump. La premier ha riaffermato il ruolo che l'Italia vuole giocare nella stabilizzazione e nella ricostruzione della Striscia, ricevendo – si legge – "il pieno sostegno del Presidente Abbas". Meloni ha inoltre rinnovato il sostegno italiano al percorso di riforme dell'Anp, considerato "di fondamentale importanza" per rilanciare il processo politico verso "una pace giusta e duratura basata sulla soluzione dei due Stati".

Prima dell'incontro: Meloni vede un ostaggio israeliano liberato

La giornata della premier era iniziata con un altro incontro: Rom Braslavski, il 21enne israeliano ostaggio da Hamas per 738 giorni. Accompagnato dalla senatrice di FdI Ester Mieli e da Riccardo Pacifici, Braslavski è stato ricevuto a Palazzo Chigi poche ore prima dell'arrivo di Abu Mazen.

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