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Covid 19

A scuola mancano i prof: i docenti No Vax sostituiti dai laureandi

I laureandi potrebbero essere chiamati per sostituire i docenti che non vogliono vaccinarsi: nelle scuole la quota di No Vax si aggira attorno alle 40mila unità.
A cura di Annalisa Cangemi
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Nelle scuole dallo scorso 15 dicembre è scattato l'obbligo vaccinale per i tutti i docenti, ma anche per il personale amministrativo, dirigenti scolastici. L'obbligo di immunizzarsi – che comprende anche la dose di richiamo, da effettuare non prima dei 5 mesi e non dopo 9 mesi dall'ultima somministrazione – vale per i lavoratori con contratti a tempo determinato o indeterminato, ma non per i dipendenti esterni alla scuola, come addetti alle mense o alle pulizie, per i quali basta il Green Pass, con la possibilità di effettuare tamponi, se non si è vaccinati o guariti dall'infezione.

Chi non si adegua all'obbligo verrà sospeso: conserverà il posto di lavoro ma non avrà diritto a nessuna retribuzione. Solo chi è esente dal vaccino per ragioni di salute, "in relazione a specifiche condizioni cliniche documentate, attestate dal medico di medicina generale", potrà essere destinato a mansioni diverse, che possano limitare il rischio di contagi.

Ma questo, nonostante nella scuola il numero di personale vaccinato sia elevatissimo, potrebbe creare dei problemi organizzativi. Secondo le stime diffuse dal Messaggero, nelle scuole italiane ci sarebbero ancora circa 50mila persone non vaccinate, "tra queste però c'è un 20% di docenti che si sta mettendo in regola. In molti istituti c'è una quota di insegnanti che sta portando in presidenza la prenotazione del vaccino o ha già fatto la prima dose in queste ultime ore. La somma quindi dei non vaccinati dovrebbe scendere, a breve, a circa 40mila". Un numero comunque alto.

La soluzione secondo il Messaggero potrebbe essere quella di coinvolgere anche i laureandi, che potrebbero subentrare in corsa, perché "i supplenti da portare in cattedra, quest'anno, non ci sono".

"I prossimi tre giorni – scrive ancora il quotidiano – gli ultimi prima della pausa natalizia, si prospettano infatti difficili per i presidi alle prese con le cattedre lasciate scoperte dai docenti senza vaccino e la ricerca, spesso inutile, di supplenti da portare in classe per fare lezione. Per ora si proverà a tamponare le ore scoperte ma a gennaio, quando ormai le sospensioni dei No Vax saranno definitive, si rischia il caos".

La presidente dell’Associazione dei presidi del Lazio, Cristina Costarelli, ha spiegato che "la chiamata dei laureandi è regolamentata per la facoltà di Scienze della formazione, quindi per gli insegnanti delle elementari, ma viene di fatto estesa anche ad altre lauree per le superiori: per matematica e per le materie professionalizzanti degli istituti tecnici e professionali".

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