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A Grosseto ci sarà una via intitolata ad Almirante, l’opposizione protesta: “Combatteremo decisione”

Alla fine a Grosseto ci sarà una via Almirante, dopo il via libera definitivo della prefetta. Insorge l’opposizione di centrosinistra: “La Pacificazione non si impone con la toponomastica ma con il rispetto di tutte le posizioni politiche e non dimenticando fatti tragici causati dalla violenza nazista e fascista”.
A cura di Annalisa Girardi
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Alla fine a Grosseto è arrivato il via libera definitivo e una via intitolata a Giorgio Almirante ci sarà. Non è la sola: ci sarà un viale della Conciliazione nazionale da cui partirà da un lato – ovviamente a destra – via Almirante e dall'altro via Berlinguer. Già nei mesi scorsi non erano mancate le polemiche per la volontà di intitolare una strada allo storico leader del Movimento sociale italiano: associazioni antifasciste, in primis l'Anpi, si erano opposte ricordando il coinvolgimento di Almirante nel regime di Benito Mussolini e nella Repubblica di Salò, così come il suo lavoro di redattore nel giornale "La Difesa della Razza". Ma alla fine il via libera definitivo è arrivato dalla prefetta di Grosseto, Paola Berardino, moglie dell'attuale ministro dell'Interno, Matteo Piantedosi.

La proposta di intitolare una via ad Almirante è stata sostenuta dal sindaco Antonfrancesco Vivarelli Colonna, con l'appoggio della giunta di centrodestra. Fermamente contraria, invece, l'opposizione di centrosinistra. "Su via Almirante a Grosseto la Prefettura doveva dimostrare una maggiore sensibilità: avrebbe dovuto valutare con maggiore obiettività ogni aspetto della vicenda e prendere in considerazione il parere negativo della’ Deputazione di storia patria per la Toscana’, come indicato peraltro nella risposta alla interrogazione parlamentare. La Pacificazione non si impone con la toponomastica ma con il rispetto di tutte le posizioni politiche e non dimenticando fatti tragici causati dalla violenza nazista e fascista", hanno commentato in una nota diversi esponenti del Partito democratico toscano.

"È infatti inevitabile che questa indicazione finirà con alimentare polemiche e divisioni tra la comunità cittadina creando ripercussioni di carattere sociale e politico. Siamo rimasti francamente delusi da questa decisione contro la quale continueremo a batterci: presenteremo a tutti i livelli istituzionali atti per impedire che la storia venga riscritta con l’avallo dei rappresentanti territoriali di governo e ministero dell’Interno", si legge ancora.

Dal ministero dell'Interno, però, è già arrivato un commento per cui la via ad Almirante a Grosseto non sarebbe un problema. "Giorgio Almirante, parlamentare di lungo corso del nostro ordinamento repubblicano, ha già dodici siti intitolati sul territorio nazionale. Non capisco perché a Grosseto ci sia tutta questa discussione. Si tratta di una legittima determinazione del Comune di Grosseto a cui il prefetto avrebbe potuto negare il nulla osta solo se vi fossero stati motivi di ordine pubblico. Credo non sia possibile immaginare che vi siano problemi di ordine pubblico per l'intitolazione di una strada a un protagonista della vita politica decennale del nostro Paese", ha commentato Piantedosi.

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