4.237 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Paolo, malato di SLA, inizia sciopero della fame: “Politici pensano alla Tav, ci hanno abbandonati”

Paolo Palumbo, giovane chef di Oristano malato di Sclerosi Laterale Amiotrofica ha iniziato questa mattina il suo sciopero della fame per protestare contro l’abbandono della politica e gli scarsi investimenti in ricerca e sperimentazione.
A cura di Davide Falcioni
4.237 CONDIVISIONI
Immagine

L'aveva promesso e l'ha fatto: Paolo Palumbo, giovane chef di Oristano malato di Sclerosi Laterale Amiotrofica ha iniziato questa mattina il suo sciopero della fame. Da adesso in poi si nutrirà solo di acqua zuccherata poiché la Peg – ovvero l'alimentazione artificiale che gli fornisce i nutrienti necessari per sopravvivere – è stata bloccata. Il 21enne ha deciso di intraprendere la forma di protesta estrema denunciando l'immobilismo delle istituzioni sanitarie italiane che – a suo dire – non intenderebbero investire in ricerca: "La politica si preoccupa della Tav, ci si domanda se spendere 13 miliardi di soldi pubblici per scavare un tunnel nella montagna, ma nessuno si preoccupa dei malati di Sla che nel loro futuro vedono solo sofferenza", ha detto Palumbo, che come molti altri malati nelle sue stesse condizioni può parlare solo tramite il comunicatore oculare.

Il giovane, che ha già dimostrato di avere una tenacia enorme, chiede di "avviare anche in Italia la sperimentazione del trattamento con le cellule staminali per tentare di sconfiggere questa malattia. È una scelta che avrebbe necessità di un investimento di pochi milioni di euro. Quella che serve è la volontà: sì, dico bene, la volontà di dare una speranza a noi malati. Ma da quello che ho visto finora, di noi non si cura nessuno. Ora interrompo l’alimentazione, le mie prossime scelte dipenderanno da ciò farà il Ministero della Sanità". E ancora, spiega Paolo, "Brainstorm è l’unica cura sperimentale funzionante per i malati di Sla, portatela in Italia e rendetela accessibile a chi ne ha bisogno. E se si dimostrerà una terapia con effetti limitati, vi saremo grati per non averci lasciati soli".

Il ventunenne ha quindi lanciato un appello al presidente della Repubblica Sergio Mattarella e ai ministri del governo Conte: "Il mio gesto è un simbolo di protesta verso chi non investe nella ricerca – ha detto – ogni giorno vi sporcate le mani, ve le sporchereste anche con il mio sangue? Chiunque non sosterrà la mia lotta si macchierà le mani del mio sangue e di tutti quelli come che ogni giorno si aggrappano alla vita solo grazie alle famiglie. Chiedo a tutti i malati che mi seguono di non emulare il mio gesto". La sperimentazione di Brainstorm – cura con le cellule staminali – negli USA è arrivata alla terza fase. Paolo Palumbo non può più sottoporsi ai test dal momento che i posti sono già finiti, ma il suo sogno è che la terapia venga importata al più presto anche nel nostro paese.

4.237 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views