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Palermo, il tradimento della moglie dietro la sparatoria in via Aosta: fermati 3 uomini

Ci sarebbe una storia di tradimenti alla base della spedizione punitiva che ha provocato il ferimento di un uomo e della suocera in via Brigata Aosta. Decisive le intercettazioni ambientali.
A cura di Susanna Picone
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A una settimana dalla sparatoria con due feriti in via Brigata Aosta a Palermo gli investigatori sembrano aver chiarito cosa è accaduto. Dietro quell'agguato ci sarebbe infatti una vicenda di tradimenti e corna. La polizia, su richiesta del procuratore aggiunto Ennio Petrigni, ha fermato tre uomini con l'accusa di duplice tentato omicidio: si tratta di Silvestro Sardina (detto Silvio), il padre Francesco Paolo (detto Paoluzzo) e il cugino Juzef Sardina (detto ‘u tunisino). Nell’agguato sono rimaste ferite due persone, Gaetano La Vecchia e la suocera Teresa Caviglia. Decisive per chiarire quanto accaduto sono state le intercettazioni ambientali. Secondo quanto accertato dalla squadra mobile, La Vecchia, ferito con tre colpi di pistola all'inguine, avrebbe avuto una relazione con la moglie di Silvio Sardina. Entrambe le famiglie vivono nel palazzo di via Brigata Aosta, dove risiedono anche i Fragale: nei confronti dell'abitazione di un'esponente della famiglia, Francesco, furono esplosi dei colpi di pistola, senza colpire nessuno.

Le parole dell'uomo che chiamò la polizia: "C'è un macello" – Che la pista della sparatoria fosse passionale lo aveva detto al telefono anche l'uomo che allertò la polizia. “Correte in via Montalbo, c'è una ‘sciarra' e sono con le pistole in mano. La persona armata è Silvio Sardina che stava litigando con la moglie a causa di un presunto tradimento. Al civico 56 dove c’è il palazzo di ferro occupato. C’è un macello, correte subito perché ci saranno più omicidi”. Gli agenti hanno quindi riempito di cimici la stanza dell'ospedale dove era ricoverato La Vecchia e il quadro si è così chiarito. I Sardina sarebbero diventati lo zimbello di tutto il palazzo di Palermo. Da tempo i condomini avrebbero infatti saputo ciò che accadeva. “Silvio – così in un’intercettazione una parente di La Vecchia a un parente in un colloquio al carcere Pagliarelli – è un cornuto e quella b… di sua moglie s'ammucca con Gaetano, escono insieme, sembrano una famiglia. Sta per esplodere la bomba”. Una “bomba” esplosa il 2 gennaio, come ha detto Teresa Caviglia, la suocera ferita di striscio che non è voluta restate in ospedale: “Silvio si è messo a fare il fango, ma glielo ha fatto fare suo padre. Perché glielo ha detto suo padre, gli ha dato la pistola e gli ha detto: ‘Iniziaci da lui, da Ciccio! (Francesco Fragale, ndr). È stato suo padre'”.

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