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Padova, incendiata la porta di una moschea: il responsabile tradito dalla tessera elettorale

Subito gli investigatori hanno potuto accertare che si è trattato di un atto doloso: c’è anche un video in cui si vede un uomo incappucciato che getta un fiammifero acceso davanti alla struttura. Dopo qualche ora dal fatto il piromane è stato individuato.
A cura di S. P.
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A Padova la notte tra domenica e lunedì qualcuno ha appiccato il fuoco alla porta d’ingresso di una moschea in via Turazza, in zona Stanga. Intorno alle due di notte una pattuglia dei carabinieri in perlustrazione ha visto le fiamme che avvolgevano l’ingresso della moschea. L’incendio, di lieve entità, è stato spento velocemente e il luogo di preghiera ha subito solo lievi danni alla porte e al pavimento. Subito gli investigatori hanno potuto accertare che si è trattato di un atto doloso: sul posto sono state trovate tracce di un liquido accelerante, forse benzina. Secondo quanto emerso da fonti investigative, ci sarebbe anche un altro elemento che confermerebbe la pista dolosa. In un video di una telecamera di sicurezza vicina al centro di Via Turazza si vede un uomo incappucciato che, accesa una sigaretta, getta un fiammifero davanti alla porta del centro islamico.

Una scatola di cartone notata già sabato – Davanti alla porta del centro islamico, una sala di incontri culturali e di preghiera, già nella giornata di sabato era stata notata una scatola di cartone, dalla quale alcune persone avevano sentito provenire odore di benzina, senza tuttavia che questo facesse scattare l'allarme.

Individuato il responsabile: tradito dalla tessera elettorale – I carabinieri di Padova hanno trovato e denunciato l'autore dell'attentato incendiario. A tradire l'uomo, un cinquantasettenne padovano, la tessera elettorale con il suo nome che aveva usato per appiccare il fuoco davanti alla moschea. Da quanto emerso, l'indagato non è legato a nessun partito e il suo atto non sarebbe a sfondo xenofobo e nemmeno riconducibile a pregiudizi religiosi, ma è da inquadrare in una reazione abnorme a una lite per futili motivi. Per ben due volte il cinquantasettenne avrebbetentato di dar fuoco al portone d'ingresso del centro di preghiera. All'identità dell'uomo i carabinieri sono arrivati visionando i filmati delle telecamere sia della moschea che di quelle nella zona, ma soprattutto dalla tessera elettorale con il suo nome trovata parzialmente  bruciata sul posto.

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