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Nuovo arresto per l’incendio del blindato a Roma, presunto black bloc in partenza per la Val Susa

Blindato assaltato e dato alle fiamme dalla folla di indignati e black bloc durante la manifestazione del 15 ottobre a Roma: fermato per tentato omicidio un giovane di Chieti in partenza per la Val Susa. Massima allerta per la manifestazione No Tav di domenica.
A cura di Alessio Viscardi
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Blindato dei carabinieri dato alle fiamme

Tentato omicidio è l’accusa mossa al giovane “black bloc” tratto in arresto a Chieti mentre era in partenza per la Val Susa per partecipare alla manifestazione No Tav in programma per domani. I Carabinieri del Ros capitolini hanno riferito che uno dei presunti manifestanti che hanno assaltato e dato alle fiamme il blindato dei militari durante la manifestazione del 15 ottobre a Roma è trattenuto con la pesante accusa di “tentato omicidio” proprio perché all’interno del mezzo era presente un agente, scampato per miracolo all’incendio e alla fitta sassaiola. Massima tensione per ciò che accadrà domani a Chiomonte, quando gli abitanti della valle tenteranno di raggiungere le reti del cantiere per tagliarle.

L’identificazione del presunto black bloc è avvenuta grazie ai numerosi filmati e fotografie che testimoniano gli istanti concitati in cui il blindato dei carabinieri, proprio alle spalle di piazza San Giovanni dove infuriava la battaglia tra polizia e manifestanti, rimane bloccato dalla calca umana e diventa bersaglio di pietre, pali della segnaletica stradale e bombe incendiarie. In collaborazione con i carabinieri del Ros di Roma, sotto la coordinazione del procuratore aggiunto Pietro Saviotti, anche i militari di Chieti e Ariano Irpino.

Nei video girati il 15 ottobre a piazza San Giovanni, si vede distintamente il militare abbandonare il mezzo pochi istanti prima che questi venga dato alle fiamme. Gli allarmi per la presenza di “violenti” alla manifestazione di domani in Val Susa sembrerebbe confermata dal fatto che il giovane è stato bloccato proprio mentre si apprestava a partire.

L’assalto della folla al blindato dei carabinieri è avvenuto alle spalle della basilica di San Giovanni verso le 18 del pomeriggio. La fotosequenza simbolo della devastazione nel giorno degli Indignati è proprio il mezzo, bersagliato da sampietrini e spranghe, con una trave infilata come una lancia all’interno del mezzo, che prende fuoco dopo il lancio di una molotov al suo interno. Tutto intorno, black bloc e indignati incitano al gesto e sventolano bandiere anarchiche.

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