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Nucleare iraniano, l’ira di Israele: “Minaccia la nostra sopravvivenza”

Dopo l’accordo Netanyahu protesta: “L’intesa costituisce una minaccia alla sopravvivenza di Israele”.
A cura di Antonio Palma
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Mentre in Iran si festeggia e la diplomazia internazionale sembra soddisfatta per il risultato raggiunto, da Israele bocciano senza appello l'accordo sul nucleare iraniano appena siglato in Svizzera. Come viene sottolineato in un comunicato diffuso al termine di un vertice di urgenza convocato appositamente dal premier Benjamin Netanyahu, infatti, il Consiglio di difesa del governo di Tel Aviv ha respinto in maniera compatta l'intesa raggiunta tra il gruppo 5+1 e Teheran. La stessa contrarietà è stata espressa da Netanyahu in una telefonata a Barack Obama nella quale il premier israeliano ha spiegato che l’accordo "costituisce una minaccia alla sopravvivenza di Israele" perché "l'accordo non ferma un singolo
impianto nucleare in Iran, non distrugge una sola centrifuga e non fermerà lo sviluppo e la ricerca sulle centrifughe avanzate. Al contrario,  legittima l'illegale programma nucleare".

"Aumentare la pressione sull'Iran"

Netanyahu chiede per la firma finale del trattato che "ogni accordo con l'Iran includa un chiaro e non ambiguo riconoscimento del diritto di Israele di esistere". "Voglio chiarire una cosa a tutti: la sopravvivenza di Israele non è negoziabile. Israele non accetta un accordo che consente a un Paese che vuole annientarci di sviluppare armi nucleari" ha proseguito il Premier israeliano, ricordando che "nel mezzo dei negoziati di Losanna, il comandante della forze di sicurezza Basij in Iran ha detto: la distruzione di Israele non è negoziabile". Mentre da un lato usa parole di fuoco contro l'accordo sul nucleare dell'Iran, dall'altro però Netanyahu smorza i toni e assicura: "Qualcuno ora dice che la sola alternativa a questo cattivo accordo è la guerra. Non è vero. C'è una terza alternativa: restare saldi, aumentare la pressione sull'Iran fino a che sia raggiunto un buono accordo".

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