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Novara, l’ombra del razzismo al cimitero: profanate le tombe di due bimbe africane

Le tombe di due bambine di origini africane sono state imbrattate da ignoti la scorsa settimana: ad accorgersene è stato il padre di una di loro, che ha poi dato l’allarme al comune.
A cura di Davide Falcioni
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Le tombe di due bambine di origini africane sepolte nel Campo degli Angeli del cimitero di Novara sono state imbrattate da ignoti: l'ipotesi più accreditata è che si sia trattato di un ignobile atto di razzismo anche se il primo cittadino della città, il leghista Alessandro Canelli, dopo aver giudicato il gesto "indegno" ha affermato. "Non possiamo fare ancora alcuna ipotesi –  ha detto il sindaco –  Lo stesso papà che ha scoperto gli scarabocchi neri sulla foto della figlia ha notato che c'erano anche altre lapidi dedicate a bambini di colore che invece non sono state toccate. E' più probabile che si tratti del gesto di un folle che ha colpito a caso, ma è comunque un fatto gravissimo".

A notare quello che era accaduto è stato il padre di una delle due bambine, che sabato mattina era andato al camposanto a portare dei fiori sulla tomba della figlia, prematuramente scomparsa. Dopo essersi accorto che la foto della bimba era stata imbrattata con alcuni segni di pennarello, l’uomo ha denunciato il fatto al responsabile del servizio cimiteriale, che a sua volta ha avvertito il comune di Novara. Il fatto si sarebbe verificato lo scorso venerdì e la polizia municipale è stata incaricata di svolgere le indagini, nel tentativo di risalire al responsabile. Si tratta, però, di un'operazione tutt'altro che semplice. Il cimitero infatti non è sorvegliato dalle telecamere, salvo gli ingressi, dai quali però entra quotidianamente un gran numero di persone

Nel frattempo l'amministrazione comunale ha già provveduto a pulire le lapidi. "All'inizio pensavo a un gesto razzista, poi ho notato che le tombe di altri bambini di colore erano intatte – ha affermato il padre della bambina deceduta – Forse è stato semplicemente un atto vandalico".

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