Non solo Fiorito. Indagato anche il capogruppo dell’Idv alla Pisana: “Ha sottratto 700 mila euro”
Il ciclone della Regione Lazio non sembra diminuire. Dopo aver tagliato la "testa" della governatrice Polverni e mandato dietro le sbarre l'ex capogruppo del PdL Francone "Er Batman" Fiorito, ora si abbatte anche sull'Italia dei Valori. In mattinata la Guardia di Finanza hanno infatti perquisito gli uffici del capogruppo dipietrista al consiglio regionale del Lazio, Vincenzo Salvatore Maruccio, che risulta indagato per peculato. Secondo quanto è emerso dalle prime indagini gli si contesta di essersi appropriato di 500mila euro provenienti dai fondi del partito nel corso degli anni e di 200 mila euro prelevati dai due conti correnti regionali dell'Idv solo in questo 2012. L'inchiesta è scattata in seguito a una segnalazione di movimenti bancari sospetti inviata dalla Banca d'Italia alle Fiamme Gialle. «In parte» è simile a quella che riguarda Franco Fiorito, scrivono i finanzieri del Nucleo di polizia valutaria che hanno agito su ordine della procura di Roma. Al politico, infatti vengono contestati assegni, prelievi in contanti e bonifici dai conti del gruppo in suo favore senza motivazioni giustificabili o con motivazioni fin troppo generiche.
Il Laziogate sta dunque crescendo e non è escluso che nelle prossime ore vengano fuori nuovi nomi dal registro degli indagati. Del resto nell'interrogatorio di garanzia Franco Fiorito aveva esplicitamente detto che il "sistema" della «spartizione dei fondi riguardava tutti», precisando anche che il lievitare degli emolumenti in base al cumulo delle cariche – ritenuto illegittimo dagli inquirenti- «era prassi anche negli altri gruppi». Ad ogni modo le perquisizioni di oggi della GdF presso gli uffici del Consiglio Regionale hanno riguardato solo il capogruppo dell'Idv. E l'indagine non rappresenta, si precisa negli ambienti giudiziari, una costola dell'inchiesta che ha coinvolto Franco Fiorito.
C'è da dire che sito web di Maruccio ancora campeggiano diversi messaggi di denuncia allo scandalo che ha travolto la Giunta Polverini. In particolare il 21 settembre scorso, il capogruppo dell'Idv scriveva che il suo partito "non ci sta a finire nel calderone":
I consiglieri regionali del gruppo Idv non hanno avuto emolumenti in più rispetto a quelli previsti della legge. Quei fondi servivano per attività politica. Oggi non ci stiamo a sentirci inclusi in un calderone. Lo ha affermato il capogruppo dell'Idv in Consiglio regionale Vincenzo Maruccio durante il dibattito in Aula. E' poco quello che stiamo facendo, e' acqua fresca – ha aggiunto Maruccio riferendosi ai tagli in programma -. Noi chiediamo questa discussione da mesi: nell'ultimo assestamento di bilancio sono stati respinti emendamenti dell'Idv per la trasparenza"
Questo il commento a caldo di Antonio di Pietro direttamente da Montecitorio sul nuovo caso di peculato alla Regione Lazio:
La magistratura accerterà i fatti e bene fa. Ma è certo che gli abbiamo dato tre ore per sospendersi, per dimettersi da tutti i suoi incarichi. Questa è la risposta che la politica deve dare. Ci auguriamo che i partiti facciano così dopo quello che è accaduto in Lombardia e a Reggio Calabria».
Vincenzo Maruccio era già stato assessore ai tempi del governatore Piero Marrazzo. Dapprima con delega alla tutela dei consumatori e alla semplificazione amministrativa, poi ai Lavori pubblici. Dopo la caduta della giunta, arriva la candidatura alle elezioni del 2010, dove risulta primo degli eletti nella lista Idv. Viene dunque nominato capogruppo del partito di Di Pietro, è entra a far parte della commissione Bilancio.
