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Zona rossa a Natale a Napoli, il Prefetto: “Dal 24 dicembre controlli più intensi”

Il Prefetto di Napoli Marco Valentini ha annunciato controlli più serrati, in città, a partire dal 24 dicembre, giorno in cui parte la zona rossa in tutta Italia voluta dal Governo per limitare la diffusione del Coronavirus. “Ma contiamo molto sul senso di responsabilità dei cittadini” ha precisato il Prefetto.
A cura di Valerio Papadia
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Il 24 dicembre parte la zona rossa istituita dal Governo in tutta Italia per limitare la diffusione del Coronavirus nel corso di queste festività natalizie: la zona rossa sarà valida nei giorni 24, 25, 26 e 27 dicembre e 1, 2, 3, 5 e 6 gennaio – nei restanti giorni, vigeranno invece le regole della zona arancione. A Napoli, il Prefetto Marco Valentini ha annunciato più controlli delle forze dell'ordine in strada volti proprio a garantire il rispetto delle norme previste dal cosiddetto "Decreto Natale". Intervenuto alla commemorazione della strage del Rapido 904 – l'incidente ferroviario che provocò, il 23 dicembre del 1984, 16 morti e circa 300 feriti – il Prefetto Valentini ha dichiarato: "Dall'inizio di dicembre c'è un piano di controllo del territorio e quindi con le zone rosse che partiranno da domani questo piano sarà ancor di più intensificato, sia nella città che nell'area metropolitana".

"Ovviamente, come diciamo sempre molto contiamo sul senso di responsabilità dei cittadini. Non tutto può essere garantito attraverso i controlli. Servono anche comportamenti responsabili, civici e di autodisciplina da parte delle persone. Collaborando con le forze dell'ordine, esercitando senso di responsabilità, potremo fare in modo di tenere sotto controllo questo problema. Come ho avuto modo di dire recentemente – ha concluso il Prefetto Marco Valentini – non dobbiamo pensare che succede sempre agli altri, le cose succedono alle persone che conosciamo, alle persone alle quali vogliamo bene. Quindi questa consapevolezza deve guidare i comportamenti di tutti". I controlli per Natale a Napoli, prima che il Decreto fosse varato, erano già stati predisposti, con l'impiego di circa 1.300 militari.

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