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Voto di scambio, arrestato latitante dei De Luca Bossa: tangente sulle preferenze comprate

Voto di scambio alle Regionali, preso 31enne ricercato: avrebbe picchiato un uomo che non aveva versato la tangente al clan sulla compravendita di preferenze.
A cura di Nico Falco
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I carabinieri hanno arrestato Salvatore Pasquale Di Ronza, 33enne originario di San Giorgio a Cremano, ricercato dallo scorso luglio: è accusato di avere pestato, insieme a un complice già arrestato, un uomo davanti ad un seggio elettorale di Cercola perché non aveva versato al clan De Luca Bossa una tangente sulla compravendita di voti per le elezioni per il Consiglio Regionale della Campania del 20 e 21 settembre 2020; secondo la ricostruzione degli inquirenti quei voti sarebbero stati acquistati a favore di Carmine Mocerino, che da quella tornata elettorale uscì vincitore.

Di Ronza è stato rintracciato ieri, 4 agosto, nel quartiere napoletano del Vomero dai carabinieri del Gruppo di Torre Annunziata, in esecuzione di una ordinanza di applicazione della misura cautelare della custodia in carcere emessa dal gip di Napoli su richiesta della Procura della Repubblica – Direzione Distrettuale Antimafia. Il 33enne, soprannominato "Calimero", è accusato di estorsione, in concorso con Mario Chiummariello, 34 anni, detto "Guappariello", con l'aggravante di avere agito per favorire il clan De Luca Bossa – Minichini, attivo a Napoli Est e nei comuni di Cercola e Pollena Trocchia.

Picchiato davanti al seggio: non aveva pagato la tangente al clan

Secondo le ricostruzioni degli inquirenti Chiummariello e Di Ronza avrebbero aggredito Ciro Bisogni, 47 anni, detto "Cecoff" davanti ad un seggio elettorale di Cercola mentre erano in corso le votazioni per le Regionali del 2020. Motivo del pestaggio, un mancato pagamento al clan: la vittima avrebbe incassato diecimila euro per acquistare voti a favore del candidato Carmine Mocerino ma non avrebbe chiesto preventivamente l'autorizzazione ai De Luca Bossa né avrebbe versato loro la tangente di mille euro.

Voto di scambio in Campania, indagato il consigliere Mocerino

L'inchiesta sulla presunta compravendita di voti aveva portato alle misure cautelari agli inizi di luglio: destinazione carcere per Chiummariello, arrestato all'epoca, e per Di Ronza, che era riuscito a rendersi irreperibile. Tra gli 8 indagati figura anche Carmine Mocerino, candidato nella lista "De Luca Presidente", che a quelle elezioni risultò tra gli eletti con 10.239 preferenze. Per gli inquirenti la compravendita di voti sarebbe avvenuta in località Caravita, frazione di Cercola.

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