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Trasporto pubblico a Napoli

Via Posillipo rifatta coi sanpietrini, rivolta di residenti e Muncipalità: “Vogliamo l’asfalto”

Il presidente della I Municipalità Francesco De Giovanni: “Assurdo che via Posillipo debba essere ripavimentata con i cubetti. Si usi l’asfalto”. Ira dei residenti: “Strada già dissestata a causa dei sanpietrini, non dureranno. Via Petrarca, via Orazio e via Boccaccio sono asfaltate”. Simeone: “Al Corso Vittorio Emanuele, altra strada storica, sono stati tolti”.
A cura di Pierluigi Frattasi
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"Via Posillipo è una delle strade più dissestate. La pavimentazione in cubetti, per la portata di traffico e per il transito dei mezzi pubblici, non garantisce la tenuta del manto stradale. È per questo assurdo che la strada debba essere ripavimentata con i cubetti. Via Posillipo deve essere ripavimentata con asfalto". Non le manda a dire Francesco De Giovanni, presidente uscente della I Municipalità di Chiaia-Posillipo. Il progetto di rifacimento di via Posillipo realizzato dal Comune di Napoli, anticipato da Fanpage.it, che prevede la ripavimentazione della strada panoramica con i cubetti di porfido, con un costo di 7 milioni di euro circa e un anno di lavori, non convince il presidente del parlamentino di piazza Santa Maria degli Angeli. Palazzo San Giacomo ha deciso, di concerto con la Soprintendenza, di riutilizzare i cubetti considerandoli pietra di pregio. Altre storiche strade di Posillipo, invece, come le adiacenti via Boccaccio e discesa Coroglio, nonché via Petrarca e via Orazio, sono in asfalto.

De Giovanni: "No ai sanpietrini, sì all'asfalto"

Tante le proteste anche dei residenti per la scelta dei cubetti di porfido, che richiederà tempi più lunghi di lavorazione e costi maggiori. Molti puntano il dito contro lo stato di incuria attuale in cui versa la strada. Senza manutenzione adeguata e a causa dell'uso massiccio, i cubetti spesso saltano e si creano dissesti stradali che mettono a dura prova le sospensioni di auto e scooter. "Il porfido, tra l'altro – argomenta Francesco De Giovanni – non è una pietra nostrana ma dolomitica. Aumenta l'inquinamento acustico; fa vibrare gli stabili; è pietra buona per aree pedonali o per strade su cui transitano carrozze. Insomma impiegare risorse per un lavoro del genere è davvero assurdo. Via Posillipo deve essere ripavimentata con asfalto, sul modello della Riviera di Chiaia o di viale Maria Cristina di Savoia, con zanelle laterali in cubetti e marciapiedi in cubetti. Purtroppo sono profeta di sventura: se la strada sarà ripavimentata con i cubetti, dopo tre mesi inizieranno i dissesti. E ciò accade quando le amministrazioni comunali non conoscono il territorio e non sanno amministrare".

Simeone: "Al Corso Vittorio Emanuele i cubetti furono tolti"

"Non si comprende il criterio di questa scelta – commenta Nino Simeone, consigliere comunale e delegato alla viabilità e ai trasporti del governatore Vincenzo De Luca – È vero che via Posillipo è una strada di interesse storico, ma nel tempo è aumentato il passaggio di auto, bus turistici e di linea. I sanpietrini o i cubetti sono bellissimi se ben tenuti, ma col tempo , a causa dell'incuria, saltano e rischiano anche finire contro le auto in corsa. Peraltro, i cubetti non sono le vere pietre autoctone di Napoli, a differenza dei basoli vesuviani. Non solo – conclude Simeone – via Posillipo è anche oggetto, purtroppo, di ripetuti allagamenti a causa del maltempo e questi cubetti instabili, rischiano di essere trascinati via dai fiumi di fango e acqua, provocando altri danni. Infine, non ci capisce perché i cubetti siano stati tolti da Corso Vittorio Emanuele, altra strada ottocentesca, mentre debbano rimanere a via Posillipo". Favorevole ai cubetti di porfido, invece, il consigliere comunale uscente Stanislao Lanzotti, posillipino doc: "Scelta giusta perché c'erano già. La strada fu asfaltata in parte solo per motivi di emergenza. Si tratta di un lavoro che va fatto bene, così come avvenuto per il G7. Per me è la strada più bella della città".

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