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Vasto incendio a Ischia, a fuoco il montagnone: minacciate le case

Il rogo si è propagato con grande velocità a causa anche del vento forte. Sul posto vigili del fuoco e Polizia Locale.
A cura di Pierluigi Frattasi
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Un vasto incendio è scoppiato a Ischia. Divorata dalla fiamme la zona del Montagnone, tra i comuni di Ischia e Casamicciola, minacciate anche alcune abitazioni su via Quercia. Il rogo si è propagato con grande velocità a causa anche del vento forte. Sul posto sono arrivati i vigili del fuoco e la Polizia Municipale. Un enorme colonna di fumo nero si è levata in cielo, visibile anche a diversi chilometri di distanza. Ancora da chiarire la matrice dell'incendio.

Borrelli (Verdi): "Non si esclude origine dolosa"

Sulla vicenda interviene il parlamentare Francesco Emilio Borrelli (Alleanza Verdi-Sinistra):

Nuovo disastro a Ischia. Un grosso incendio si è sviluppato sul Montagnone, tra Ischia e Casamicciola alimentato dal forte vento.  Le fiamme si stanno propagando, sul posto vigili urbani e vigili del fuoco che hanno avuto non poche difficoltà per attraversare con i loro mezzi via III Traversa Quercia, strada notoriamente molto stretta. Non si esclude l’origine dolosa, dal momento che il fuoco si è sviluppato in punti diversi.

E conclude:

"Si tratta dell'ennesimo schiaffo al nostro patrimonio boschivo – dichiarano il deputato di alleanza Verdi- sinistra Francesco Emilio Borrelli con il responsabile locale di Europa Verde Mariarosaria Urraro – un danno enorme che si somma ai disastri e tragedie degli ultimi mesi. Se l'incendio fosse di origine dolosa gli autori sarebbero dei veri e propri criminali. Purtroppo a causa del forte vento le fiamme si stanno espandendo in modo drammatico e gli interventi di spegnimento sono complicati visto che si è fatto anche buio".

I lavori sul Monte Epomeo

Stamattina, invece, sull'isola Verde erano iniziati gli interventi di ‘disgaggio' dei massi pericolanti sul Monte Epomeo nell'ambito degli interventi successivi alla alluvione di Casamicciola dello scorso novembre. Nel corso della mattinata gli operai della Sma Campania, incaricata dei lavori, hanno sganciato una decina di massi (in media delle dimensioni di 2 metri cubi) che si trovavano in bilico nella parte più in alto della montagna e che potevano rotolare a valle diventando pericolosi; il terreno ghiacciato dell'Epomeo ha reso difficile per operai e rocciatori raggiungere i punti dove erano stati individuati i massi da rimuovere così che per la prossima settimana si utilizzerà l'elicottero per arrivare nelle zone di disgaggio.

In questa fase del lavoro sarà prioritaria la messa in sicurezza dei macigni pericolosi mentre in seguito si proseguirà con la stabilizzazione definitiva di quei massi che non potranno essere rimossi ma andranno invece resi non pericolosi fissandoli con reti o altri sistemi di ancoraggio. Secondo il commissario Legnini entro la fine di aprile, alla conclusione della terza fase di intervento sull'Epomeo, dovrebbe essere conclusa la messa in sicurezza del versante del monte che incombe sulle zone alluvionate di Casamicciola.

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