Vacanza truffa a Sharm el Sheikh, paga 2mila euro ma l’agenzia di viaggi sparisce

Turista napoletana 2mila euro per una vacanza a Sharm el Sheikh, ma al momento di salire sull'aereo scopre che l'agenzia di viaggi ha incassato, chiuso ed è sparita. Del volo nessuna traccia. "Una truffa – racconta la signora Annalisa – Ora sarei dovuta essere in spiaggia sul Mar Rosso, invece sono rimasta a Napoli". A denunciare l'accaduto è il parlamentare Francesco Emilio Borrelli (Alleanza Verdi Sinistra), che parla di "una truffa indegna, che grida vendetta". Il caso della signora Annalisa, peraltro, non sarebbe l'unico. Ma ci sarebbero anche altri truffati. Sempre turisti napoletani che sarebbero dovuti partire per la nota località balneare egiziana per trascorrere le vacanze estive. Episodi del genere, purtroppo, non sono una novità. Una cosa simile era già accaduta ad agosto 2023, come raccontato da Fanpage.it, quando a restare a terra a Capodichino furono 50 napoletani. In quel caso, l'agenzia di viaggi era diversa da quella del caso odierno. Furiose anche le associazioni di Agenzie di Viaggi e tour operator oneste e regolari. "Purtroppo – tuona Cesare Foà di Adv Unite – questi episodi danneggiano i turisti e chi lavora correttamente. Il presunto truffatore era già stato segnalato per attività scorrette".
Borrelli (Avs): "Truffa indegna"
Borrelli non le manda a dire: "È una truffa indegna che grida vendetta. La signora Annalisa doveva essere in vacanza da fine luglio a inizio agosto, invece è rimasta a casa. Le hanno preso 2mila euro. Ma non sarebbe l'unico caso. Si tratterebbe di un broker che ha venduto vari pacchetti ed ha chiuso le sue agenzie. Adesso quei pacchetti sono diventati dei pacchi".
"Il 25 luglio dovevo partire con mio marito per Sharm el Sheikh – racconta in una diretta con Borrelli la signora Annalisa – mi sono fidata di una agenzia di viaggi. Ho poi scoperto che tutte le agenzie di quella catena hanno chiuso in pochi mesi. Il giorno della partenza il titolare mi ha contattato dicendomi che il mio volo era stati spostato. Ho poi saputo che dice sempre così a tutti". Anche la signora Carmela ha raccontato a Borrelli di aver subito una truffa analoga: "Ho perso 22mila euro – dice – avevo comprato presso le sue agenzie dei voli per i miei clienti che dovevano andare a Sharm El Sheikh, ma i voli non sono mai stati consegnati". Mentre un terzo turista racconta che sarebbe dovuto partire questa mattina, ma che la vacanza è saltata: "Ieri ho presentato denuncia".
Foà (Agenzie di Viaggi): "Il presunto truffatore era stato segnalato"
Sulla vicenda intervengono Cesare Foà, presidente Agenzie di viaggio Unite Aidit Campania Federturismo, e Agostino Ingenito, presidente Abbac e cocoordinatore della filiera Uniti per il turismo, che "confermano che il presunto truffatore era già stato segnalato per attività scorrette".
In seguito alla denuncia di una signora di Napoli riguardante una truffa legata a un pacchetto viaggio per Sharm el Sheikh, evidenziata in una diretta social dal parlamentare Francesco Borrelli, la filiera turistica napoletana e campana esprime piena solidarietà alla vittima. È stata avviata una serie di controlli e sono già stati presentati diversi esposti alle autorità competenti. La filiera invita i consumatori a verificare attentamente la reputazione delle agenzie di viaggio, soprattutto online, e a cercare un dialogo diretto prima di procedere a prenotazioni.
E concludono:
Chiediamo alle istituzioni di intensificare le attività di vigilanza per proteggere i cittadini da queste truffe e garantire un settore turistico più sicuro. In questa metà anno l'Abbac ha segnalato oltre 300 strutture ricettive non autorizzate e l'AdvUnite ha prodotto dossier su presunte agenzie di viaggio, in alcuni casi con tanti di uffici su strada oltre che online che vendono servizi non autorizzati. I controlli servono per tutelare i clienti ricordando che non basta la scritta agenzia di viaggi, la fama sui social ma servono le tutele previste per legge , che con un codice identificativo potrebbero portare a eliminare questi personaggi. Affidarsi a una persona le cui agenzie fisiche erano chiuse da mesi ma solo perché era famoso porta a essere truffati senza alcuna possibilità di rimborso. Sono anni che chiediamo al Ministero una certificazione di qualità. Auspichiamo che sia confermata la volontà politica espressa in questi mesi di pubblicare un albo aggiornato in tempo reale per tutelare viaggiatori ed agenzie in regola.