1.175 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Una targa in memoria di Lino Apicella, il poliziotto ucciso a Napoli

Scoperta stamane una targa in memoria di Lino Apicella, il poliziotto rimasto ucciso lo scorso anno in servizio. Alla cerimonia, le autorità cittadine del Comune di Napoli assieme alla moglie ed il padre di Apicella. Il ministro Lamorgese: “Apicella è stato un esempio, ha sacrificato la propria vita per affermare il primato della legalità anche in territori difficili”.
A cura di Giuseppe Cozzolino
1.175 CONDIVISIONI
La targa in memoria di Lino Apicella.
La targa in memoria di Lino Apicella.

Posata stamattina una targa in ricordo di Pasquale "Lino" Apicella, il poliziotto ucciso a Napoli il 27 aprile del 2020, mentre era in servizio. La targa è stata deposta nel luogo in cui l'assistente della Polizia di Stato rimase ucciso, quando la sua automobile si era schiantata contro quella di una banda di ladri in fuga dopo un tentativo di furto in banca poco prima. Presenti alla cerimonia autorità cittadina, nonché la famiglia di Apicella rappresentata dalla moglie e dal padre. Deposte anche due corone di alloro a nome di Luigi De Magistris, sindaco di Napoli, e di Franco Gabrielli, Capo della Polizia e Direttore Generale della Pubblica Sicurezza.

Pasquale Apicella, per tutti Lino, il poliziotto ucciso a Napoli.
Pasquale Apicella, per tutti Lino, il poliziotto ucciso a Napoli.

"Per tutte le istituzioni e per l'intera collettività è un obbligo civile ricordare l'esempio dell'assistente della Polizia di Stato Pasquale Apicella", ha scritto il ministro dell'Interno Luciana Lamorgese al prefetto di Napoli in occasione della posa della targa, "e di tutti quei servitori dello Stato che, come lui, hanno sacrificato la propria vita per affermare il primato della legalità anche in territori difficili, in cui le forze di polizia sono chiamate a svolgere un prezioso impegno quotidiano al servizio della sicurezza dei cittadini". Lo scorso dicembre, la vedova di Apicella Giuliana Ghidotti, era entrata in Polizia a sua volta. "La mia speranza è riuscire a portare la divisa per cui lui ha creduto fino alla fine". Il Comune di Napoli si è invece presentato parte civile al processo per la morte di Apicella, che vede imputati quattro giovani accusati di omicidio volontario e che rischiano l'ergastolo, spiegando che "Lino era poliziotto, padre e marito" e chiedendo che "sia fatta giustizia".

1.175 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views