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Uccisa dall’ex, i figli di Stefania Formicola hanno preso il cognome materno

“Ora per i bimbi è finita, non sono costretti a sentire più quel cognome che evocava solo brutti ricordi”. Luigi Formicola, padre di Stefania, uccisa a colpi di pistola dall’ex Carmine d’Aponte, a Sant’Antimo, ha annunciato il cambio di cognome, quello materno, per i due nipotini. I due figli di Stefania si chiameranno Formicola.
A cura di Angela Marino
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"Oggi la prefettura di Caserta, che io ringrazio, ha deliberato la richiesta di cambio cognome ai bimbi di mia figlia". Così Luigi Formicola ha annunciato il cambio di cognome dei nipotini, figli di Stefania Formicola, la giovane uccisa con un colpo di pistola al cuore il 19 ottobre del 2016 a Sant'Antimo (Napoli) dall'ex Carmine D'Aponte. I due bimbi, ora hanno acquisito ufficialmente il cognome materno. "Un grazie particolare – scrive ancora su Fb, Luigi Formicola –  va all avvocato Lino Longobardi che col suo meticoloso lavoro ha effettuato la pratica. Ora per i bimbi è finita, non sono costretti a sentire più quel cognome che gli arrecava solo danni e brutti ricordi".

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La scelta di cancellare il cognome del padre femminicida viene adottata da un numero sempre maggiore di famiglie. Dai Rea, che hanno dato alla figlioletta di Melania, uccisa dal marito Salvatore Parolisi, il loro cognome, ai Traiano, che hanno ‘adottato' il nipote Alfredo, figlio di Giovanna, uccisa a colpi di pistola dal marito a Foggia, le famiglie si fanno portavoce di un'esigenza quasi naturale: dissociarsi dal femminicida e dal suo gesto. Da tempo Adriana e Luigi, i genitori di Stefania, avevano annunciato la volontà di dare ai nipotini il proprio cognome. Quando Carmine d'Aponte, l'ex genero, è stato condannato all'ergastolo, hanno finalmente trovato la forza e la serenità di procedere.

Stefania Formicola è stata assassinata con un colpo di pistola al cuore il 19 ottobre del 2016 a Sant'Antimo (Napoli) da Carmine D'Aponte, muratore. Il 33enne non accettava che la moglie, stanca dei  suoi comportamenti violenti e maltrattanti, volesse lasciarlo. Prima di venire uccisa, Stefania aveva lasciato un ‘testamento': "Alla mia morte, qualunque ne sia la causa, i miei figlio devono essere affidato a mia madre e mio padre e in caso di loro morte a mia sorella Fabiana".

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