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Turista morta in barca ad Amalfi, skipper condannato: 4 anni e 9 mesi e 8mila euro di risarcimento

Elio Persico ritenuto responsabile di omicidio colposo per la morte di Adrienne Vaughan, la manager americana morta nel 2023 al largo del Fiordo di Furore, ad Amalfi (Salerno) nello scontro tra un gozzo e un veliero.
A cura di Nico Falco
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Adrienne Vaughan insieme al marito e ai figli
Adrienne Vaughan insieme al marito e ai figli

È stato condannato a 4 anni e 9 mesi di reclusione Elio Persico, lo skipper 32enne che, nell'agosto del 2023, era alla guida del gozzo coinvolto nello scontro col veliero "Tortuga" ad Amalfi; nell'impatto aveva perso la vita la turista americana Adrienne Vaughan, che era in vacanza in costiera Amalfitana insieme al marito, Mike White, e ai due figli. La donna, 45 anni, era manager della Bloomsbury USA, la sussidiaria americana della casa editrice britannica che ha pubblicato anche i romanzi di Harry Potter.

L'incidente in barca nel 2023 ad Amalfi

L'incidente in mare risale al 3 agosto 2023, al largo del Fiordo di Furore; a bordo del veliero era in corso un matrimonio con circa 80 ospiti, diversi dei quali avevano ripreso col cellulare il momento dell'impatto col gozzo "Saint Tropez". Al momento dell'impatto Adrienne Vaughan era distesa sulla prua; per lo scontro era caduta in acqua e, nel tentativo di disincagliarsi, il gozzo l'aveva travolta e le eliche del motore le avevano tranciato un braccio, causando in pochissimo tempo la morte per dissanguamento.

Quel giorno il gozzo era partito da Massa Lubrense, la gita era stata pagata circa 1.500 euro. La famiglia della vittima è rappresentata dagli avvocati Marco Bona, Anna Graziosi, Dario Costano, Giulia Oberto e dallo studio americano Kreindler & Kreindler; secondo i familiari di Adrienne Vaughan ci sarebbero delle responsabilità anche il capo al comandante del Tortuga, in quanto l'allestimento per il matrimonio avrebbe ostacolato la visuale.

Il processo: condannato lo skipper

Nel registro degli indagati erano finite quattro persone: oltre allo skipper, anche gli armatori della Daily Luxury Boat e l'amministratore della stessa società, proprietaria del gozzo; erano state escluse le responsabilità del comandante del Tortuga. Dagli accertamenti era emerso che Persico, quel giorno, era alla guida della barca sotto effetto di alcol e cocaina; il 32enne, finito a processo, aveva chiesto il patteggiamento; è stato condannato a 4 anni e 9 mesi per omicidio colposo, la sentenza è stata emessa dal gip di Salerno. Il condannato dovrà anche risarcire la famiglia della vittima: 4.800 euro ai due figli minorenni, circa 3mila euro ai genitori.

Gli altri imputati per la tragedia di Adrienne Vaughan

A febbraio è stato fissato l'inizio del processo per Enrico Staiano e Rosa Caputo, rispettivamente socio dipendente e socia amministratrice della Daily Luxory Boat: sono accusati di avere alterato la scena, compromettendo la ricostruzione dell'incidente. In particolare, avrebbero contattato un sub per fargli posizione sul fondale marino, all'altezza del punto dell'incidente, uno dei due timoni del mozzo, che mancava al momento dell'impatto; il timore era stato poi recuperato dalla Guardia Costiera ma le sue condizioni apparivano incompatibili con la permanenza in mare.

Un altro procedimento, su cui c'è una richiesta di archiviazione, riguarda la Daily Luxury Boat e il reato di naufragio colposo e omicidio colposo ed è relativo al ruolo ricoperto da Persico, che era stato assunto e assegnato a quelle mansioni nonostante nel 2020 fosse stato già condannato per guida in stato di ebbrezza con l'aggravante di avere provocato un incidente stradale.

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