Tre ragazzini fanno esplodere petardi sulla facciata di Santa Chiara, tra loro parente del boss ucciso

I tre ragazzini, uno di 13, gli altri di 12 anni, sorpresi dai carabinieri e segnalati alla magistratura. Sono stati riaffidati ai genitori.
A cura di Pierluigi Frattasi
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Fanno esplodere petardi sulla facciata della Basilica di Santa Chiara, una delle chiese gotiche più famose di Napoli, affollata di turisti e visitatori. Nei guai tre ragazzini napoletani, uno di 13, gli altri due di 12 anni. Sorpresi dai carabinieri, dopo l'allarme lanciato da alcuni cittadini, sono stati segnalati alla magistratura per esplosioni pericolose e non autorizzate e riaffidati ai genitori. L'episodio è accaduto ieri sera ed è stato ripreso anche in un video fatto con un cellulare, poi diffuso sui social. Tra loro c'è anche il parente di un boss del centro storico ucciso anni fa.

Sul posto sono intervenuti i carabinieri della compagnia Centro, che hanno beccato i tre ragazzi mentre facevano esplodere petardi nel piazzale di pertinenza della basilica di Santa Chiara, dove passavano residenti, turisti e bambini. I militari dell'Arma hanno anche sequestrato 62 fuochi di artificio del tipo Zeus e "miniciccioli". Alcuni giorni fa, un altro gruppo di ragazzini – non gli stessi dei petardi – era stato sorpreso in un altro video diventato virale ad imbrattare con i graffiti le mura esterne di Santa Chiara.

Borrelli (Avs): "Basta raid di baby gang in centro"

Sulla vicenda è intervenuto il parlamentare Francesco Emilio Borrelli (Alleanza Verdi-Sinistra):

Centro storico in mano alle baby-gang. Bisogna fermarli. Sono in tre, tre ragazzini, e si “divertono” a seminare il caos a Spaccanapoli terrorizzando residenti e turisti con atti vandalici.

Il centro storico e le sue strade, e nello specifico i giardinetti di Santa Chiara, sono ostaggio di baby-gang che imbrattano mura, sparano botti e molestano e spaventano i turisti. Questi baby-delinquenti hanno preso possesso del territorio controllandolo con le loro azioni che spesso sfociano nella violenza assumendo atteggiamenti di stampo pseudo-criminale.

Il deputato napoletano conclude:

È necessario intervenire sulle famiglie di questi ragazzini – che dovranno eventualmente anche far fronte alle spese per risarcire i danni causati – i quali evidentemente hanno serie lacune educative ed etiche.

Sono anni che chiediamo una maggiore vigilanza delle strade del centro storico lasciate in balia della criminalità, di raid, di furti, di rapine, di baby-gang che seminano il panico tra la folla correndo all’impazzata sulle moto.

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