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Trasporto pubblico a Napoli

Trasporti al collasso a Napoli: a decine in coda alle fermate di metro e bus

Bus pieni come scatole di sardine e code lunghissime alle fermate stamattina a Napoli. Centinaia di persone alla fermata del bus C21 e del 621, il pullman navetta sostitutivo della Funicolare di Mergellina, chiusa a causa della mancanza di personale. Pieno zeppo il 140, che da Capo Posillipo arriva a Santa Lucia. E da venerdì 4 dicembre fino al 31 dicembre scattano nuovi tagli. Il presidente della commissione Trasporti Simeone: “Un errore ridurre i mezzi pubblici”.
A cura di Pierluigi Frattasi
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Bus pieni come scatole di sardine e code lunghissime alle fermate stamattina a Napoli. Decine di persone alla fermata del bus C21 e il 621, il pullman navetta sostitutivo della Funicolare di Mergellina, chiusa a causa della mancanza di personale. Pieno zeppo il 140, che da Capo Posillipo arriva a Santa Lucia, dove nelle foto si vede che non viene rispettato il distanziamento minimo di un metro. Si tratta di linee molto utilizzate dalle lavoratrici e dai lavoratori, soprattutto badanti e inservienti che dal centro storico e dal lungomare vanno a lavoro nelle case di Posillipo. Ma anche professionisti. Sospesa intanto anche un'altra linea molto frequentata come la 180, sostituita dalla navetta bus privata 580, che però gli utenti ritengono non sufficiente. E la situazione è destinata a peggiorare, perché l'Anm la scorsa settimana ha annunciato nuovi tagli alle corse a partire da venerdì 4 dicembre e fino al 31 dicembre. Il presidente della commissione Trasporti Nino Simeone: "Scelte assurde e sbagliate. Anm non tagli i trasporti"

E da venerdì scattano altri tagli

L'Anm la scorsa settimana, come anticipato da Fanpage.it, ha annunciato ulteriori tagli alle corse che partiranno dal 4 dicembre, a causa della riduzione degli spostamenti per il Coronavirus: da venerdì, quindi, salvo ripensamenti, metropolitana Linea 1 e Funicolari chiuderanno 2 ore prima la sera, i bus saranno tagliati del 40%, la funicolare di Mergellina resterà chiusa. Non rinnovati nemmeno i contratti interinali dei 40 autisti a tempo determinato, che saranno interrotti oggi 30 novembre. “Una follia tagliare i trasporti pubblici in queste condizioni – dichiara il presidente della commissione Trasporti, Nino Simeone – Dalle foto di stamattina si vedono code di decine di persone in attesa alla fermata di fronte alla Funicolare di Mergellina chiusa in attesa del bus C21. È una cosa indegna. Figuriamoci cosa succederà il 4 dicembre con i tagli. Peraltro – commenta Simeone – i 40 lavoratori con contratti interinali sono quasi tutti del deposito di Cavalleggeri che serve proprio queste linee. Mentre la sospensione della 180, sostituita dalla 580, che da piazzale Tecchio arriva a via Zuccarini sta creando grossi disagi”.

Oggi il vertice con i sindacati

È fissato per oggi, alle 12, intanto, il faccia a faccia tra l'Anm e i sindacati per cercare di scongiurare i tagli ai trasporti da venerdì 4 dicembre. "Nell'incontro di venerdì – scrivono Filt Cgil, Uilt e Ugl Fna – abbiamo rimarcato le nostre perplessità in merito alla necessità rappresentata da Anm di accesso al fondo ed abbiamo proposto una serie di modifiche all’impianto presentato dall’azienda restando fermi, però, su alcuni punti essenziali ovvero: non ci dovrà essere nessuna perdita economica per gli eventuali lavoratori posti nel fondo; la garanzia di una continuità per i lavoratori somministrati a partire da quelli in scadenza il 30/11/2020; nessuna modifica delle turnazioni, ma solo una riduzione del nastro lavorativo. L’azienda, alla luce di quanto esposto, avendo necessità di effettuare ulteriori approfondimenti ha aggiornato la riunione a lunedì 30 novembre la discussione. Siamo, quindi, ancora in piena trattativa per cercare di arrivare ad un accordo che tuteli tutti i lavoratori". Mentre Francesco Falco (Faisa Cisal) aggiunge: "L'Anm invece di rafforzare il proprio servizio nel rispetto delle norme sull'affluenza, sul distanziamento e sul riempimento dei mezzi pubblici non oltre il 50% della capienza prevista pensa di contenere i costi, certamente non intervenendo sugli sprechi, ma sulle attività primarie e sul cuore della sua attività: la mobilità. Mentre l'Eav su pressione del sindacato ha fatto marcia indietro sulla riduzione del servizio infrasettimanale".

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