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Tram storici a Napoli, l’Eav: “Disponibili a comprarli noi, se Anm non ha spazio”

L’Anm non ha spazio per i tram storici di Napoli degli anni ’30? “L’Eav è disponibile ad accoglierli o ad acquisirli”. A lanciare la proposta è Umberto De Gregorio, presidente della società partecipata dei trasporti della Regione Campania, che ha scritto una lettera all’amministratore unico dell’Anm Nicola Pascale: “Quei mezzi sono un bene della città, possono essere recuperati”.
A cura di Pierluigi Frattasi
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L'Anm non ha spazio per i tram storici di Napoli degli anni '30? "L'Eav è disponibile ad accoglierli o ad acquisirli". A lanciare la proposta è Umberto De Gregorio, presidente della società partecipata dei trasporti della Regione Campania, che ha scritto una lettera all'amministratore unico dell'Anm Nicola Pascale. "In merito alla vicenda dei tram storici di ANM -m scrive De Gregorio – di cui leggo dalla stampa, voglio segnalarti la disponibilità di EAV ad accoglierli nei nostri depositi, sotto forma di comodato gratuito o anche di acquisirli con le modalità previste dalla procedura".

Il caso dei tram "vintage" degli anni '30 che l'Anm ha messo sul mercato a 3mila euro ciascuno ha suscitato in questi giorni diverse reazioni in città. C'è chi li considera un simbolo della città, con le immagini d'epoca ancora nitide degli scugnizzi attaccati ai predellini, e vorrebbe vederli circolare di nuovo sui binari in strada. Chi invece vorrebbe aprire un concorso di idee per decidere insieme la soluzione migliore per sfruttarli, magari a fini turistici. I cittadini hanno lanciato una petizione online per non svenderli. Mentrela Soprintendenza ha chiesto ad Anm di bloccare la vendita, nell'attesa di una valutazione storica dei mezzi che risalgono a più di 70 anni fa. L'Anm ha spiegato che i mezzi sono in gran parte non più in condizioni di circolare, su 11 messi in vendita 7 sono inutilizzabili, e che deve fare spazio nel deposito di San Giovanni per accogliere i nuovi tram.

De Gregorio: "Pronti a comprarli, sono un bene storico"

Adesso, l'Eav tende una mano. "Credo – scrive De Gregorio – che, anche in una auspicabile prospettiva futura di maggiore sinergia tra le nostre aziende del trasporto, le modalità di impiego di tali simboli della storia della nostra città siano non necessariamente trasportistici in senso stretto ma i più vari (info point, ristoranti, eccetera) e possano rappresentare un elemento importante di recupero di valori tradizionali in un’ottica di sviluppo turistico del nostro territorio. Peraltro la giunta regionale del Presidente De Luca ha sempre mostrato in questi anni attenzione al recupero delle ferrovie storiche e turistiche ed alla identità culturale di Napoli e della Campania ed ovviamente un eventuale acquisto di tali mezzi sarebbe vincolato alla loro permanenza in Città. Restando quindi a completa disposizione per fornire ogni possibile supporto o forma di collaborazione".

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