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Campi Flegrei

Terremoto Campi Flegrei, gli esperti: “Scosse continueranno, ma nessun segnale di evoluzione”

“Finché dura sollevamento suolo, scosse continueranno”, ha spiegato a Fanpage.it il professor De Natale, dopo la scossa 4.4 di quest’oggi ai Campi Flegrei.
A cura di Giuseppe Cozzolino
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Da sinistra: Giuseppe De Natale, Francesca Bianco, Mauro Di Vito
Da sinistra: Giuseppe De Natale, Francesca Bianco, Mauro Di Vito
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Il sollevamento del suolo continua, ma non ci sono evoluzioni preoccupanti ai Campi Flegrei. Tuttavia, le scosse continueranno finché continua anche il bradisismo. Questo il parere di diversi esperti dopo la violenta scossa di terremoto 4.4 di questa mattina che ha fatto letteralmente tremare tutta Napoli, con uno sciame sismico che ha fatto registrare già altre due scosse di un certo rilievo: una 2.1 ed una 3.5 di magnitudo. Scossa 4.4 che invece ha riportato alla mente la scossa di due mesi fa: era il 14 marzo e fu inizialmente di 4.4 di magnitudo (poi rivista a 4.6), ma in piena notte, facendo letteralmente finire nel terrore tutta la zona dai Campi Flegrei a Napoli.

De Natale: "Finché dura sollevamento suolo, scosse continueranno"

"Finché dura il sollevamento del suolo, queste scosse continueranno", ha spiegato a Fanpage.it il professor Giuseppe De Natale, vulcanologo e dirigente di ricerca dell’Istituto Nazionale Geofisica e Vulcanologia (Ingv), "c'è da dire che anche se la velocità di sollevamento si è dimezzata rispetto a marzo, passando da 3,0 centimetri al mese a 1,5 centimetri. Velocità che si è praticamente dimezzata", ha spiegato, "ma che comunque resta elevata rispetto al periodo precedente al 15 febbraio scorso (1 cm al mese), anche se è diminuita la frequenza degli eventi più forti".

Bianco (Ingv): "Nessun incremento della velocità di sollevamento"

"Entro 3-6 ore seguirà un ulteriore aggiornamento in funzione dell’evoluzione del fenomeno", fa sapere l'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, la cui direttrice Francesca Bianco ha spiegato come al momento "non è stato osservato un incremento nella velocità di sollevamento". Tutti i terremoti si sono registrati alla stessa profondità, circa tre chilometri, mentre la scossa più forte di oggi è stata localizzata in mare, vicino all'attuale porto di Pozzuoli: circostanza che ha fatto sì che l'onda di propagazione arrivasse anche in zone del Vesuviano, come Torre del Greco ed Ercolano.

Di Vito (OV): "Nessun segnale di evoluzione, allerta resta gialla"

"Al momento non ci sono segnali che indichino un'evoluzione", ragion per cui il livello di allerta per i Campi Flegrei resta giallo. Così Mauro Di Vito, direttore dell'Osservatorio Vesuviano, che ha spiegato come la rete sia "perfettamente attiva", e che "continuiamo a monitorare minuto per minuto, ma è fondamentale evitare allarmismi", in quanto "i dati non indicano evoluzioni preoccupanti. La nostra priorità è fornire informazioni corrette e trasparenti ai cittadini", ha precisato ancora Di Vito.

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