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Terremoto a Napoli oggi, tre scosse sul Vesuvio a meno di un km di profondità

Tre scosse di terremoto nella notte sul Vesuvio ad una profondità inferiore a un km registrate dai simsografi dell’Ingv.
A cura di Pierluigi Frattasi
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Tre scosse di terremoto sono state registrate oggi, venerdì 27 giugno 2025, sul Vesuvio dai sismografi dell'Osservatorio Vesuviano dell'Ingv, l'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia. Tutti e tre le scosse sono avvenute ad una profondità molto superficiale, tra un km e poche centinaia di metri. La prima alle ore 3,51 e profondità inferiore al km, di magnitudo attualmente stimata 1.5. La seconda pochi minuti dopo, alle ore 3,58, di magnitudo 1.3, sempre prossima alla superficie. Il terzo sisma, infine, alle ore 6,07 di questa mattina con magnitudo 1.0 e profondità di un chilometro.

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I terremoti sul Vesuvio non legati ai Campi Flegrei

L'Osservatorio Vesuviano ha più volte spiegato che non ci sono legami tra i terremoti che si stanno registrando al Vesuvio e le scosse ai Campi Flegrei. Come spiegato a Fanpage.it da Francesca Bianco, direttrice Vulcani dell'Ingv, i terremoti sul Vesuvio sarebbero causati dall'abbassamento del cratere.

"Al Vesuvio non è in corso alcuna attività generata da una dinamica vulcanica – ha spiegato a Fanpage.it Francesca Bianco, direttrice del Dipartimento Vulcani dell’Istituto Nazionale Geofisica e Vulcanologia (Ingv), e, in precedenza, direttrice dell'Osservatorio Vesuviano – Si osserva invece una pluriennale subsidenza dell'area craterica cui è associata un sismicità superficiale". "Il cratere sta scendendo di circa 6 millimetri all'anno – conferma a Fanpage.it la direttrice Bianco – dopo l'ultima eruzione, avvenuta il 17 marzo 1944″. Non è una novità, quindi, come riportato nei bollettini dell'Osservatorio Vesuviano.

Il Vesuvio è un complesso vulcanico composto dal Monte Somma, la caldera più antica, e dal Vesuvio vero e proprio, con il caratteristico cono, nato all'interno della caldera, dopo l’eruzione che distrusse Pompei nel 79 d.C. Dal 1944, dopo l'ultima eruzione, il vulcano è entrato in fase di quiescenza. Ad oggi si registra attività fumarolica e bassa sismicità. Il vulcano è costantemente monitorato dall'Osservatorio Vesuviano, grazie a 14 stazioni della rete GNSS permanente e ad altre 4 nuove stazioni realizzate dopo il 2023, oltre ad altri sensori.

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