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Terremoti Campi Flegrei, Ingv: “A settembre il suolo si è sollevato di 1 cm in 3 giorni”

Il bollettino mensile dell’Ingv sui Campi Flegrei: a settembre 2023 registrati 1.106 terremoti, il più forte di magnitudo 4.2. Dal 21 al 23 settembre il suolo si è sollevato di 1 cm, rispetto a una media mensile di 1,5 centimetri.
A cura di Pierluigi Frattasi
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A settembre 2023 il suolo si è sollevato di 1 centimetro in 3 giorni, dal 21 al 23 settembre, rispetto al valore medio di 1,5 centimetri al mese. Successivamente la velocità del sollevamento sembra essere ritornata ai valori precedenti registrati nel 2023. È quanto emerge dal bollettino mensile dell'INGV, l'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, relativo al mese appena trascorso e pubblicato ieri, lunedì 9 ottobre 2023. "Sulla base dell’attuale quadro dell’attività vulcanica – conclude INGV – non si evidenziano elementi tali da suggerire significative evoluzioni a breve termine. Il monitoraggio dell’area flegrea permane al livello di “Attenzione”.

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A settembre 2023 1.106 terremoti ai Campi Flegrei

Nel complesso, dal punto di vista dei terremoti, a settembre 2023 "nell’area dei Campi Flegrei – scrive INGV – sono stati registrati 1.106 terremoti (Mdmax=4.2±0.3), di cui 761 localizzati, avvenuti prevalentemente tra Pozzuoli, Agnano, l’area Solfatara-Pisciarelli, Bagnoli e il Golfo di Pozzuoli, con profondità concentrate nei primi 2 km e profondità massima di circa 4 km". Di questi, 589 eventi sono avvenuti nel corso di 7 sciami sismici:

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  • il primo, dalle 22:46 UTC del 02/09/2023 costituito da 14 terremoti con -0.5≤Md≤1.6 (±0.3), avvenuti nell'area della Solfatara;
  • il secondo, dalle 17:45 UTC del 07/09/2023 costituito da 31 terremoti con -0.5≤Md≤3.8 (±0.3), avvenuti nell'area della Solfatara;
  • il terzo, dalle 09:02 UTC del 22/09/2023 costituito da 28 terremoti con -0.3≤Md≤3.2 (±0.3), avvenuti nell'area della Solfatara;
  • il quarto, dalle 21:15 UTC del 22/09/2023 costituito da 86 terremoti con -0.3≤Md≤2.1 (±0.3), avvenuti nell'area di Pozzuoli;
  • il quinto, dalle 03:06 UTC del 26/09/2023 costituito da 186 terremoti con -0.8≤Md≤4.2 (±0.3), avvenuti nell'area nell’area Solfatara, Bagnoli, e Golfo di Pozzuoli;
  • il sesto, dalle 19:28 UTC del 27/09/2023 costituito da 203 terremoti con -0.5≤Md≤2.1 (±0.3), avvenuti nell'area nell’area Solfatara, Accademia;
  • il settimo, dalle 21:25 UTC del 29/09/2023 costituito da 41 terremoti con -0.5≤Md≤2.7 (±0.3), avvenuti nell'area nell’area Solfatara, Pozzuoli e Golfo di Pozzuoli.

Il terremoto di magnitudo 4.2 del 27 settembre alle ore 1,35 "risulta, attualmente, l’evento di maggiore energia registrato a partire dalla ripresa di questa fase bradisismica iniziata nel 2005 e degli ultimi 40 anni".

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"Il suolo si è sollevato di un centimetro in 3 giorni"

Per quanto riguarda il bradisismo, sottolinea INGV,

Da gennaio 2023 il valore medio della velocità di sollevamento nell’area di massima deformazione è di circa 15±3 mm/mese. Nell’intervallo 21-23 settembre si è registrato un sollevamento del suolo di circa 1 cm alla stazione GNSS di RITE. Successivamente la velocità del sollevamento sembra essere ritornata ai valori precedenti registrati nel 2023. Il sollevamento registrato alla stazione GNSS di RITE è di circa 115 cm da novembre 2005, di cui circa 82 cm da gennaio 2016 Le variazioni tiltmetriche sono coerenti con la fase di uplift che interessa l’area. Non si evidenziano variazioni significative di gravità e di strain.

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Si conferma, inoltre,

la forma radiale del campo di deformazione con la caratteristica forma a campana, simile a quelle già individuate nelle precedenti fasi del sollevamento (De Martino et al., 2021), e la conseguente stabilità della posizione della sorgente di deformazione localizzata qualche centinaio di metri a sud della stazione RITE.

Anche il fondale marino si sta sollevando:

Le deformazioni verticali del fondale marino della caldera flegrea registrate dal sistema MEDUSA da aprile 2016 sono riportate in Figura 2.1.6. Alla stazione CFBA il sollevamento totale è di circa 58 cm.

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"Aumentata la temperatura a Pisciarelli"

Rispetto alla termografia, che misura la temperatura di superficie nella caldera,

I valori massimi di temperatura superficiale della serie temporale IR nelle aree di Pisciarelli, Solfatara e Antiniana mostrano nel mese di settembre 2023 un andamento sostanzialmente stabile. Le misure con termocamere mobili effettuate in diversi punti dei Campi Flegrei mostrano andamenti piuttosto stabili. Un lieve aumento si nota in un’area di Pisciarelli probabilmente dovuto alla presenza di poca acqua nella polla.

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Le fumarole continuano a riscaldarsi

Infine, l'analisi geochimica ha evidenziato che:

La composizione delle fumarole e i parametri monitorati indicano il perdurare dei trend pluriennali di riscaldamento e pressurizzazione del sistema idrotermale che ha raggiunto un massimo nel luglio 2020, per poi invertirsi fino ai primi mesi del 2022, quando è iniziato un nuovo trend d’aumento fino a settembre 2022. I campioni degli ultimi mesi non mostrano un trend ben definito. Il carattere maggiormente riducente delle emissioni gassose, rilevato negli ultimi mesi, è probabilmente dovuto a processi di condensazione del vapore in risposta all’aumento di pressione del sistema idrotermale. Il rapporto CO2/CH4 mostra un aumento dei valori rispetto ai periodi precedenti, confermando il trend d’aumento. Il flusso di CO2 diffuso dal suolo stimato per l’intera area della Solfatara è pari a circa 4000 t/d.

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