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Covid 19

Teano, morto col Covid il medico Modesto Iannattone: il sindaco proclama lutto cittadino

Lutto cittadino a Teano, in provincia di Caserta, domani, 4 dicembre, per la morte del dottor Modesto Iannattone, direttore dell’Uopc di Teano. Iannattone, 65 anni, era risultato positivo al Coronavirus alcune settimane fa. Il sindaco Dino D’Andrea: “Riconoscimento doveroso”. Cordoglio di colleghi e cittadini.
A cura di Pierluigi Frattasi
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Lutto cittadino a Teano, in provincia di Caserta, domani, 4 dicembre, per la morte del dottor Modesto Iannattone, direttore dell'Uopc di Teano. Iannattone, 65 anni, era risultato positivo al Coronavirus alcune settimane fa. A dare l'annuncio della sua prematura scomparsa, il sindaco di Teano, Dino D'Andrea, che ha proclamato per domani il lutto cittadino dalle ore 12 alle 13. Chiusi per un'ora, quindi, negozi e uffici pubblici, mentre il Comune esporrà le bandiere a mezz'asta.

Il sindaco di Teano: "Lutto cittadino doveroso"

“La proclamazione del lutto cittadino – spiega il sindaco di Teano, Alfredo D'Andrea – è stato un doveroso atto per rappresentare alla famiglia la vicinanza e la partecipazione dell’intera comunità di Teano per la scomparsa dell’amato dottor Iannattone". "La morte di Modesto Iannattone – commenta Paolo Ficco, presidente nazionale del Saues, sindacato autonomo urgenza emergenza sanitaria – nostro stimatissimo collega, dirigente medico del 118 presso il Saut di Teano ed ora responsabile dell'Unità Operativa di Prevenzione del Distretto di Teano, nonché referente sindacale Saues dell'Area Prevenzione di Caserta, è intollerabile: è l'ennesimo inaccettabile decesso che va ad aggiungersi alla lunga lista dei tantissimi medici e operatori sanitari che hanno perso la vita durante lo svolgimento della loro attività di cura dei pazienti Covid". Il sindacato esprime "il più commosso cordoglio per questa dolorosa scomparsa". "Adesso, però, basta – sottolinea Ficco – le Istituzioni garantiscano ai medici maggiore sicurezza sul luogo di lavoro. E che sia davvero la priorità". "Se, come purtroppo sta accadendo, continueranno ad ammalarsi sempre più medici e infermieri, da chi saranno poi assistiti i cittadini?", si chiede e conclude Ficco.

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