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Tasse e multe non pagate a Napoli: arrivano altri 200mila avvisi entro giugno. Obiettivo Valore: “Riscossi già 35 mln”

Entro 60 giorni partiranno le procedure esecutive per le 375mila persone che non hanno pagato dopo l’avviso: fermo alle auto e pignoramento di stipendi e conti.
A cura di Pierluigi Frattasi
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Svolta sulle riscossioni dei tributi locali a Napoli, affidate alla società esterna Napoli Obiettivo Valore, lo scorso anno dal Comune di Napoli. Già incassati 35 milioni di euro nei primi tre mesi di attività, da quando, a dicembre 2023, sono partiti i primi 400mila avvisi di pagamento di Tari (la tassa sui rifiuti), Imu (l'imposta sulla casa) e multe del Codice della Strada per morosi ed evasori.

Entro giugno partiranno altri 200mila avvisi, sempre di Imu, Tari e Cds, relativamente agli anni 2018-2022, per un totale di 600mila lettere. Mentre entro i prossimi due mesi scatteranno le procedure esecutive per chi, dopo aver ricevuto l'ingiunzione, non ha ancora pagato: fermi amministrativi per le auto, per debiti di alcune centinaia di euro, mentre sopra i 500 euro di debito si rischia il pignoramento dello stipendio o del conto corrente.

Tributi locali e multe a Napoli, 35 milioni riscossi in 3 mesi

Numeri e percentuali sono stati divulgati in una conferenza stampa che si è tenuta oggi, mercoledì 27 marzo 2024, a Palazzo San Giacomo, ad un anno dall'annuncio dell'affidamento delle riscossioni a Napoli Obiettivo Valore e a due anni dalla firma del Patto per Napoli (avvenuta il 29 marzo 2022), con la partecipazione del sindaco Gaetano Manfredi, di Luca Bianchi, presidente della società, dell'assessore al Bilancio Pier Paolo Baretta, e della dirigente Paola Sabadin.

L'assessore Pier Paolo Baretta, a sinistra, e Luca Bianchi, presidente di Napoli Obiettivo Valore, a destra
L'assessore Pier Paolo Baretta, a sinistra, e Luca Bianchi, presidente di Napoli Obiettivo Valore, a destra

Napoli Obiettivo Valore (Nov) dallo scorso anno, infatti, è la nuova società che gestisce le riscossioni delle imposte locali nella città di Napoli. Si tratta di una società di scopo con socio unico Municipia, mentre il Comune di Napoli conserva il controllo e il monitoraggio. L'affidamento ha una durata di 10 anni e scadrà nel 2033. L'obiettivo è arrivare a 1 miliardo di euro recuperati in 10 anni.

La nuova società si è subito messa all'opera. Nei primi 3 mesi di attività del nuovo gestore, da dicembre 2023 a marzo 2024, sono stati inviati in totale 399.262 atti, per un totale di 380.298.613 euro, in maggioranza ingiunzioni di pagamento (che hanno sostituito le vecchie cartelle esattoriali dell'ex Equitalia e di Agenzia delle Entrate Riscossioni), ma anche avvisi di accertamento e qualche sollecito inviato con posta ordinaria, ma anche, in minima parte, sanzioni per posizioni sopra i 10mila euro di debiti.

A fronte di quasi 400mila avvisi, hanno pagato circa 23.780 persone, per un totale di 34.976.164 euro (9,2%). I primi accertamenti si sono concentrati sui debiti medio grandi, per Imu e Tari si tratta di debiti tra i mille e i 3mila euro. E soprattutto sulle persone giuridiche e non fisiche. Significa che gli avvisi hanno riguardato soprattutto le società e non le famiglie dei napoletani. In questi giorni è partita la campagna di comunicazione con il claim: “Che valore ha Napoli per te”. Perché “le tasse – ha spiegato il presidente di Napoli Obiettivo Valore, Luca Bianchi – servono a erogare servizi”.

Fermo alle auto e pignoramenti dei conti per chi non paga

Adesso, però, chi ha ricevuto l'avviso ma non ha pagato rischia fermi amministrativi dell'automobile e pignoramenti. Dopo due mesi decorsi dalla notifica dell’atto (60 giorni), infatti, scattano le procedure esecutive per chi, dopo aver ricevuto l'ingiunzione, non ha ancora pagato: fermi amministrativi, come annotazioni al Pubblico registro automobilistico che impediscano di usare la propria vettura, per debiti di alcune centinaia di euro, mentre sopra i 500 euro di debito si rischia il pignoramento dello stipendio o del conto corrente.

A queste procedure, ovviamente, per chi non paga dopo l'avviso, vanno aggiunge anche le maggiorazioni previste dalla legge sia per oneri di riscossione, interessi, costi spedizione come prevede la legge 160/2019. Si rischia, insomma, anche un aumento del 10% dell'importo ogni sei mesi. Quindi, conviene pagare subito per risparmiare.

I numeri delle riscossioni

Per quanto riguarda i primi dati diffusi sulle riscossioni, sui 35 milioni in totale, dalla Tari si sono incassati 20,5 milioni, dall'Imu 12,7 milioni e dalle multe al Codice della Strada 1,7 milioni.

Di seguito, i numeri:

Tipologia di atti: numero atti spediti / totale da incassare / numero atti incassati / totale incassato / %

  • Omesso pagamento Tari: 290.739 / 224.846.749 euro / 13.694 / 15.105.506 euro / 6,7%
  • Evasione Tari: 1.775 / 17.657.227 euro / 1.093 / 3.481.581 euro / 19,7%
  • Evasione Imu: 2.281 / 10.412.131 euro / 1.684 / 2.987.793 euro / 28,7%
  • Coattiva Tari: 40.202 / 33.910.843 euro/ 1431 / 1.953.544 euro / 5,8%
  • Coattiva Imu: 5435 / 47.200.805 euro / 665 / 9.733.815 euro / 20,6%
  • Coattiva Cds: 58.830 / 46.270.858 euro / 5213 / 1713.925 euro / 3,7%

Il problema del contenzioso

Tra i problemi storici principali delle riscossioni a Napoli c'è anche quello dell'enorme mole del contenzioso. Sono tantissimi i ricorsi al giudice di pace, per le multe al codice della strada, e alla commissione tributaria, per gli avvisi di accertamento. In media, circa 7mila all'anno. Ma nell'80% dei casi il Comune tra primo e secondo grado risulta vittorioso. “Molti ricorrono pensando che il Comune non si costituisca – hanno spiegato da Palazzo San Giacomo – non è più così”.

Napoli Obiettivo Valore, al momento, non è iscritta all'albo dei riscossori, a differenza di Municipia, che è socio unico al 100%. Ma sulla questione, Luca Bianchi ha spiegato che non la società non teme ricorsi:

Conosciamo il tema e lo stiamo seguendo. Questa è una società di scopo costituita ad hoc a seguito del bando, essendo 100% Municipia siamo convinti che non dovrebbero esserci problemi particolari.

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