Come cambierà la Tangenziale di Napoli nei prossimi anni? Sarà più ecologica e con una maggiore offerta per tutti gli automobilisti con colonnine per la ricarica delle auto elettriche, ma anche la prima stazione all'idrogeno. Mentre si studia la possibilità di realizzare finalmente lo svincolo di ingresso della Zona Ospedaliera – al momento ci sono solo gli svincoli di uscita. Un'idea, per ora, ancora in fase embrionale, ma sulla quale c'è una forte volontà di realizzazione, condivisa con l'amministrazione del sindaco Gaetano Manfredi.

Piano da 200 milioni per ammodernare la Tangenziale

Il piano di ammodernamento della Tangenziale di Napoli prevede circa 200 milioni di euro di investimenti, con 24 interventi programmati entro il 2025, dei quali i primi 12 cantieri già partiti e pienamente operativi. Il piano è stato avviato lo scorso luglio, con il supporto scientifico dell’Università Federico II di Napoli, e vede il coinvolgimento delle aziende del Gruppo Autostrade per l’Italia – Amplia, Tecne, Movyon e Free to X.

Il sindaco Manfredi in visita alla nuova sede

Oggi, giovedì 23 marzo 2023, il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, ha visitato la nuova sede di Tangenziale di Napoli a Fuorigrotta e incontrato i lavoratori della società del Gruppo Autostrade per l’Italia. All'incontro erano presenti anche l’Amministratore delegato di ASPI, Roberto Tomasi, la Presidente del Gruppo Autostrade per l’Italia, Elisabetta Oliveri, e l'Ad di Tana, Luigi Massa.

“La Tangenziale di Napoli – ha detto il sindaco Manfredi – è un asset fondamentale per la nostra città. Vitale in termini di interconnessione: per questo assume particolare importanza lo sforzo messo a terra da dirigenze e lavoratori per ammodernare e potenziare l’infrastruttura, riducendo al contempo l’impatto ambientale, migliorando la qualità dell’aria e minimizzando l’inquinamento acustico”.

Il restyling di viadotti e gallerie

Sono 12 le opere progettuali già operative e con una progressione veloce. I lavori riguardano l'ammodernamento delle gallerie e dei viadotti, l'installazione delle luci al led di ultima generazione e a basso impatto energetico e la realizzazione di stazioni di ricarica veloce per le auto elettriche e di una stazione ad idrogeno. L'obiettivo è di avere una Tangenziale di Napoli più green, smart e tecnologica, ma soprattutto più sicura per tutti.

Zona Ospedaliera, lo studio per lo svincolo d'ingresso

Sullo sfondo, l'ipotesi di realizzare lo svincolo di ingresso della Zona Ospedaliera, considerata un'opera strategica anche per accelerare i tempi di intervento delle ambulanze. Nell’ottica dell’interconnessione con la vita cittadina, ha spiegato Manfredi, “stiamo lavorando con l’Amministratore delegato Luigi Massa per studiare nuove possibilità di sviluppo dei nodi fondamentali sull’infrastruttura e, in particolare, per potenziare gli svincoli dell’area ospedaliera, cuore strategico dei nostri servizi per il nostro territorio, nucleo che copre il 50% dei posti letto dell’area metropolitana. Un’operazione importantissima per garantire completa accessibilità per la gestione dell’emergenza”.

L'ipotesi di realizzare uno svincolo di ingresso della Zona Ospedaliera è allo studio da molti anni, ma la sua realizzazione è ancora lontana. “C'è una sensibilità sul tema per trovare una soluzione, perché è un'area importante – spiega l'ad di Tana, Luigi Massa, a Fanpage.it – Ma è un progetto molto complicato che riveste una valenza anche di carattere ultra territoriale. Sono tanti anni che se ne parla e le soluzioni non sono tante. Stiamo lavorando su questo tema, anche andando a riprendere vecchie idee che si erano studiate al Comune di Napoli. Ma c'è l'attenzione del gruppo Aspi, che è disponibile a supportare la città".

“La sinergia sui cantieri tra Tangenziale e Comune”

L'altro tema sul tavolo riguarda il coordinamento dei cantieri aperti in città e sulla Tangenziale. Napoli è particolarmente congestionata in questo periodo per i lavori in vista dell'arrivo del Giro d'Italia 2023. Per questo, il dialogo con Tangenziale, un'arteria fondamentale per la viabilità cittadina, è fondamentale. “Stiamo dialogando con il Comune per la gestione dei lavori – aggiunge Massa – Ci rendiamo conto che hanno un impatto diretto sulla città, per questo motivo lavoriamo prevalentemente di notte e cerchiamo di non fare restrizioni sull'infrastruttura. Quando siamo necessariamente costretti a fare deviazioni sulla viabilità esterna, lo facciamo di notte e d'intesa col Comune, soprattutto in questo momento”.

Colonnine per auto elettriche e Telepass veloce

Per quanto riguarda gli interventi già partiti lo scorso anno, invece, l'Ad Luigi Massa è chiaro:

“Stiamo lavorando per garantire una Tangenziale di Napoli sempre più sicura, efficiente e green, riducendo al minimo l’impatto sulla circolazione, con cantierizzazione prevalentemente notturne, a basso impatto sul traffico, data la peculiarità della Tangenziale che si caratterizza per flussi diurni per circa il 95%”.

I lavori riguardano tutti i viadotti e le gallerie: nello specifico 8 gallerie in asse e 6 viadotti sull'asse. Poi ci sono interventi di natura tecnologica come l'illuminazione radente, la sperimentazione della trasformazione dell'idrogeno per cui si è in fase progettuale con il ministero. Le Fast Charges di ricarica rapida per le auto elettriche di Free to X. Due sono già montate alla Stazione Doganella e nei prossimi giorni saranno attivate. Altre due sono in costruzione nell'area di servizio Antica Campania sul lato Pozzuoli. Infine, allo studio un progetto di fluidificazione del traffico in barriera con la dematerializzazione del Telepass ricaricabile.

Mentre l’Amministratore delegato di ASPI, Roberto Tomasi, afferma:

“Quello che sta accadendo a Napoli – afferma – è la prova concreta di come il Gruppo Autostrade per l’Italia stia operando a livello nazionale. Supporteremo la città di Napoli nelle attività di sviluppo”.

Per la Presidente del Gruppo Autostrade per l’Italia, Elisabetta Oliveri:

“Ogni giorno passano su Tangenziale di Napoli circa 270mila veicoli: una vera e propria autostrada nel cuore della città, un laboratorio nazionale per tutto il Gruppo ASPI, nell’ottica della sostenibilità. Non potremo dire di aver raggiunto i nostri obiettivi, fino a quando non porteremo a casa l’obiettivo principe: ovvero, quello di zero infortuni sul lavoro”.