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Frana a Casamicciola (Ischia)

Sulla frana di Ischia aperta inchiesta per disastro colposo. Ma si indaga anche sull’abusivismo edilizio

I carabinieri forestali stanno acquisendo elementi, anche con le foto aeree scattate con i droni. Al setaccio le pratiche dell’edilizia e i condoni.
A cura di Pierluigi Frattasi
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Possibile abusivismo edilizio e eventuali mancati abbattimenti a Ischia nel mirino della Procura di Napoli, che indaga sulla frana che ha travolto le abitazione a Casamicciola Terme sabato notte e ha aperto un'inchiesta per disastro colposo, al momento senza indagati. I pm di Napoli vogliono capire quali fossero le condizioni delle abitazioni finite sotto il fiume di fango, se ci fossero abusi edilizi e provvedimenti di demolizione pendenti, in modo da chiarire se il disastro si potesse evitare senza eventuali condotte colpose da parte dell'uomo.

Un'indagine ad ampio raggio, che non si limiterà solo alla zona del disastro, dove al momento si contano 8 vittime, tra le quali 4 bambini, di cui uno neonato di appena 21 giorni, e si cercano ancora 4 dispersi. Mentre sono 5 i feriti, dei quali uno grave.

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Indagini anche dall'aria con i droni

Le indagini sono già partite e procedono parallelamente alle operazioni di soccorso. Sul posto ci sono i carabinieri forestali che stanno raccogliendo elementi, anche con l'aiuto di foto aeree scattate dai droni e il supporto di geologi specializzati. Nelle scorse ore, il Comando provinciale dei carabinieri di Napoli ha chiarito che le informazioni raccolte serviranno anche a "fare le attività di ricerca e documentazione che poi saranno utili all'autorità giudiziaria".

A queste operazioni seguiranno poi le altre attività di indagine, come ascoltare i testimoni, acquisire i documenti ed eventualmente sequestrare le carte. Saranno passate al setaccio le pratiche edilizie pendenti e quelle già esitate, i documenti relativi a sanatorie e condoni. Sarà approfondito l'aspetto urbanistico, per capire se la zona di via Celario, dove c'è stato il primo impatto del fiume di fango caduto dalla montagna fosse in regola con il piano urbanistico della zona. In tanti, come l'ex sindaco di Casamicciola, Giovan Battista Castagna, in carica fino allo scorso giugno, escludono l'ipotesi che l'eventuale abusivismo edilizio possa aver influito sulla tragedia, considerando che la frana è partita da 700 metri di altezza e le prime abitazioni erano a 400 metri, molto al di sotto.

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