554 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito
Giuseppe Fusella e Tullio Pagliaro uccisi a Ercolano

Giuseppe e Tullio uccisi a Ercolano, l’allenatore di Fusella: “Era una perla di ragazzo”

L’allenatore di palestra Gianluca Giordano a Quarto Grado ricorda lo studente 26enne Giuseppe Fusella, ucciso a colpi di pistola assieme all’amico Tullio Pagliaro, stanotte ad Ercolano: “Giuseppe era un ragazzo che ti faceva stare tranquillo, un salutista: non fumava, non beveva, una perla di ragazzo”.
A cura di Pierluigi Frattasi
554 CONDIVISIONI
Immagine
Attiva le notifiche per ricevere gli aggiornamenti su

“Giuseppe veniva spesso qui ad allenarsi. L' ultima volta che l'ho visto è stata mercoledì. Questa era un po' la sua seconda casa, veniva 4-5 volte a settimana, era uno studente di scienze motorie. Un ragazzo che ti faceva stare tranquillo, un salutista: non fumava, non beveva, una perla di ragazzo”. Ricorda così Giuseppe Fusella, il ragazzo di 26 anni ucciso a colpi di pistola ad Ercolano, il suo allenatore Gianluca Giordano, body art nella palestra Active Fitness di Portici, intervistato a Quarto Grado su Rete 4.

Giuseppe è morto assieme all'amico Tullio Pagliaro. Colpiti entrambi da diversi colpi di pistola mentre erano in auto, davanti ad una villetta in una stradina secondaria male illuminata e senza uscita, attorno all'una di stanotte. Il proprietario della villa, Vincenzo Palumbo, 53 anni, autotrasportatore sposato e con una figlia, avrebbe aperto il fuoco con un'arma legalmente detenuta, perché li avrebbe scambiati per ladri. Secondo le prime ricostruzioni, i colpi sarebbero stati sparati frontalmente, mandando in frantumi il parabrezza, e l'auto sarebbe scivolata all'indietro sulla stradina, perdendo anche una ruota.

Palumbo ancora sotto interrogatorio dopo 7 ore

È stato proprio Palumbo a chiamare le forze dell'ordine, dicendo di aver scoperto due ladri. Attualmente il camionista è sottoposto ad interrogatorio da 7 ore, presso la caserma dei Carabinieri di Torre del Greco. I militari dell'Arma che indagano sulla vicenda stanno cercando di ricostruire quanto accaduto. L'allenatore Gianluca Giordano a Quarto Grado ricorda il ragazzo prematuramente strappato alla vita con le lacrime agli occhi: “La passione per lo sport lo ha portato a studiare Scienze Motorie ed era capace ormai di allenarsi anche da solo. Un ragazzo che tutti i padri vorrebbero. Non ci sappiamo spiegare perché sia accaduto. La prima cosa che mi è venuta in mente è che un ragazzo come Giuseppe, lasciato andare la sera, ti fa stare tranquillo. Non era un ragazzo che fumava né beveva e non aveva vizi particolari. Il classico bravo ragazzo. La perla dei ragazzi, un salutista”.

554 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views