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Stromboli, 29enne napoletano precipita dal vulcano: Stefano trovato vivo nel dirupo dopo due giorni

Il ragazzo originario di Quarto, in provincia di Napoli, è stato ritrovato vivo, anche se in uno stato confusionale e disidratato.
A cura di Pierluigi Frattasi
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Era disperso da quasi tre giorni a Stromboli, Stefano, giovane napoletano di 29 anni, che venerdì si era avventurato sul vulcano per una escursione, facendo però perdere totalmente le sue tracce. Da allora, era scattata la ricerca in tutta l’isola delle Eolie per ritrovarlo. Gli uomini del soccorso alpino della Sicilia l’hanno finalmente trovato questa mattina, attorno alle ore 11, in una zona impervia chiamata Vallonazzo, vivo, anche se un po’ acciaccato, in uno stato confusionale e disidratato. Aveva scalato la montagna andando oltre i 400 metri d’altezza autorizzati per il rischio vulcanico, precipitando però in una scarpata profonda 30 metri dalla quale era impossibile risalire.

Il giovane turista residente a Quarto

Stefano P., nato a Napoli, ma residente a Quarto, nell’hinterland del capoluogo partenopeo, è stato ritrovato da una squadra di ricerca del Soccorso Alpino e Speleologico Siciliano, S.P. il giovane di origini napoletane di cui non si avevano notizie da giovedì pomeriggio. Il ragazzo, ritrovato nella zona impervia di Vallonazzo, si presentava in difficoltà, ma in discrete condizioni di salute. Sul posto per le operazioni di ricerca i vigili del fuoco, che hanno coordinato le operazioni. Il dispositivo messo in campo dai Vigili del fuoco si è avvalso di esperti in topografia applicata al soccorso, cinofili, droni, l'elicottero del reparto volo di Catania. Alla ricerca erano presenti anche Carabinieri, 118 e i militari del Sagf della Guardia di finanza.

Il giovane è stato individuato e poi recuperato dai tecnici attorno alle 12,30. Quindi, è stato accompagnato presso la locale guardia medica per una  visita di controllo. Il Soccorso Alpino e Speleologico Siciliano ringrazia in particolar modo, per il supporto logistico e operativo, “il Maresciallo Giuseppe Calà, comandante della stazione locale dei Carabinieri, e la Guardia di Finanza”.

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