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Stritola un cardellino davanti ai carabinieri: voleva nascondere un allevamento abusivo

Scoperti 32 cardellini tenuti abusivamente da un uomo a Secondigliano: scoperto, ha cercato di nascondere il tutto stritolandone uno davanti ai carabinieri.
A cura di Giuseppe Cozzolino
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Ha stritolato un povero cardellino che aveva in mano e davanti ai carabinieri, pur di nascondere l'allevamento abusivo che teneva vicino casa. Non c'è riuscito, perché oltre a vedersi sequestrati tutti i volatili, prontamente liberati nel bosco di Capodimonte, ora dovrà anche rispondere di uccisione e maltrattamento di animali. L'uomo è un 48enne del quartiere Secondigliano, già noto alle forze dell'ordine per dei precedenti specifici.

I controlli su via Aspromonte

Tutto è iniziato sabato pomeriggio attorno alle 16, su via Aspromonte: qui il personale della Lipu (Lega Italiana Protezione Uccelli) era intervenuto per un uomo che teneva abusivamente degli uccellini. Lo stesso personale Lipu ha quindi avvisato i carabinieri del nucleo radiomobile di Napoli che sono intervenuti sul posto: ma l'uomo, tentando di negare l'evidenza e cercando di evitare che i carabinieri scoprissero che all'interno aveva gabbiette con dentro una trentina di cardellini, tutti in precarie condizioni igienico sanitarie gravissime, ha ben pensato di stritolarne uno in mano, davanti agli stessi carabinieri. A quel punto però, non solo la scoperta, ma anche la denuncia per uccisione e maltrattamenti.

La liberazione a Capodimonte

Nel corso della perquisizione, recuperati 32 cardellini di cui 3 imbragati ed una rete di cattura. Dopo le visite di rito dei veterinari dell'Asl Napoli 1, gli uccellini sono stati portati dai carabinieri e dal personale Lipu nel bosco di Capodimonte dove, alla presenza di alcuni bambini, sono stati finalmente liberati: i cardellini, dopo qualche breve esitazione, hanno così ripreso il volo e la libertà nei cieli di Napoli.

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