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Striscione per ricordare Diana Biondi, suicida a 27 anni: “La vostra università ci uccide”

Uno striscione è stato esposto da Palazzo Giusso, sede dell’Università Orientale, per ricordare Diana Biondi, la studentessa 27enne suicida.
A cura di Nico Falco
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"La vostra università ci uccide. Ci dispiace, Diana". É il testo dello striscione che è stato esposto da Palazzo Giusso, una delle sedi dell'Università Orientale di Napoli, per ricordare Diana Biondi, la studentessa di 27 anni trovata senza vita ieri in un burrone di Somma Vesuviana: la ragazza, iscritta alla facoltà di Lettere della Federico II, si sarebbe suicidata.

I motivi non sono ancora del tutto chiari, ma sarebbero da ricercare nel percorso universitario: la 27enne avrebbe infatti annunciato ai familiari la sua imminente laurea sebbene le mancasse ancora un esame prima di poter sostenere la tesi. Lo scorso 27 febbraio era uscita di casa dicendo che sarebbe andata a Napoli, all'Università. Da allora si sono perse le sue tracce. La famiglia ha sporto denuncia ai carabinieri e diffuso un appello sui social invitando chiunque l'avesse vista a contattare i militari. Erano state avviate le ricerche, che si sono concluse ieri, intorno alle 18, quando il corpo è stato trovato in un burrone di Somma Vesuviana: la ragazza si sarebbe lanciata nel vuoto.

Morte Diana Biondi, striscione all'Orientale di Napoli

Lo striscione è stato esposto questa mattina dalla sede nel centro di Napoli. Una delle studentesse del Collettivo autorganizzato universitario ha spiegato:

Diana è una dei tanti, troppi, giovani che si sono tolti la vita negli ultimi anni perché non riuscivano più a sopportare la pressione di un modello di università sempre più meritocratico e competitivo. Neanche un mese fa è successa una vicenda simile a Milano. Il disagio giovanile è un'emergenza, frutto di un sistema che pretende degli standard impossibili da soddisfare e di cui l'università è solo un tassello. Pretendono che siamo infallibili, laureati in pochissimo tempo e pronti a essere buttati nell'incertezza e nella precarietà del mondo del lavoro. Chi non ce la fa è un fallito, salvo poi manifestare il proprio cordoglio istituzionale e formale quando tragedie come quella di Diana finiscono sui giornali, mentre nel resto dei giorni ci propinano modelli eccezionali che non fanno altro che alimentare l'ansia e la paura di essere inferiori.

Scarpa (Pd): "Serve psicologo di base"

Per Rachele Scarpa, deputata del Pd, sarebbe necessario un servizio di psicologia di base, da ancorare al sistema di istruzione, al fine di intercettare le difficoltà e intervenire prima che possano diventare tragedie. "Di nuovo un senso di forte spaesamento e cordoglio di fronte a un'altra ragazza che sceglie di togliersi la vita, probabilmente a causa degli esami universitari. Siamo stanchi di piangere i nostri coetanei", ha detto la parlamentare, esprimendo "vicinanza alla famiglia e agli affetti di Diana Biondi".

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