Strage di tartarughe marine sul litorale Domitio Flegreo, gli ambientalisti: “Fermate la mattanza”

Allarme per la strage delle tartarughe marine sul Litorale Domitio Flegreo, tra Licola e Castel Volturno. Molti esemplari sono stati ritrovati senza vita in queste settimane, come denunciato da Legambiente e dal parlamentare Francesco Emilio Borrelli (Avs). “È inaccettabile la mattanza di tartarughe marine – commenta Borrelli – è una specie da tutelare ad ogni costo, servono più controlli della Capitaneria sulla pesca con reti da posta”.
Legambiente: “Tartarughe vittime di catture accidentali”
Negli scorsi giorni a lanciare l'allarme è stato il team del progetto europeo Life Turtlenest, coordinato da Legambiente e cofinanziato dal programma LIFE dell’Unione Europea:
Almeno cinque esemplari di tartaruga Caretta caretta morte nel giro dell’ultima settimana sul litorale di Castel Volturno in provincia di Caserta in Campania. Come ogni anno assistiamo durante il periodo estivo a una “mattanza” di tartarughe marine lungo il litorale Domizio flegreo. Il numero di esemplari spiaggiati in questi giorni è un chiaro richiamo alla necessità di maggiori controlli per arginare in particolare la pesca di frodo e illegale, responsabile in larga parte di questi decessi. Dalle prime osservazioni sembrerebbe trattarsi di femmine in età riproduttiva. Le autopsie condotte dagli Enti preposti proveranno a far maggior luce sulle cause di questi decessi ma sono tante le prove indiziarie che puntano verso la pesca illegale.
Nel Casertano sono 13 i nidi ritrovati sul litorale di Castel Volturno dove è operativo il monitoraggio delle nidificazioni condotto nell’ambito di Life Turtlenest in collaborazione con le associazioni del territorio che partecipano all’advisory board del progetto.
Borrelli: “Servono più controlli"
Anche Francesco Emilio Borrelli, che sta seguendo gli sviluppi con il supporto della Lipu, chiede di tenere alta l'attenzione:
"Sono almeno una trentina le segnalazioni giunte dai bagnanti di tartarughe trovate morte o in fin di vita. Secondo gli esperti, quattordici di questi esemplari avevano circa 20 anni di vita ed erano pronte a nidificare sulla costa e godevano quindi di ottima salute visto che è molto raro che questi animali arrivino a quest'età. Poiché a Castel Volturno non esiste un porto sono da escludere impatti con imbarcazioni. Le ragioni, sempre secondo gli esperti, sono piuttosto riconducibili alla cattura in rete da posta, che impedisce all'animale di risalire ogni 40 minuti per respirare, oppure perché vengono trascinate da reti strascicanti posizionate entro tre miglia dalla costa, cosa vietata dalla legge. Le reti le trascinano velocemente in superficie impedendo loro di compensare e, pertanto, muoiono per embolia".
E conclude:
Sarebbe opportuno che la Guardia Costiera fosse attrezzata di una ulteriore motovedetta visto che l'unica in servizio in quell'area si trova a Pozzuoli. Secondo l'acquario di Napoli – conclude Borrelli – Castel Volturno è considerato il centro del Mediterraneo occidentale, dove c'è la maggiore presenza di tartarughe marine. Se ci fosse più controllo, in questo periodo si potrebbe diventare un centro di eccellenza a livello mondiale con tutti i vantaggi sia scientifici, turistici e mediatici che questo comporterebbe, con un naturale aumento di presenza umana più sensibile".