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La storia di Eva e Anna, gemelle non vedenti di Bacoli che si aiutano l’una con l’altra

La foto di Eva e Anna, gemelle non vedenti, che passeggiano nel centro storico di Bacoli (Napoli) è del sindaco della cittadina Josi Della Ragione: “Abbiamo reso area pedonale la zona”
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Eva e Anna vestono uguale: camicetta, borsa e scarpette dello stesso colore come fanno spesso le sorelle. Gli altri possono vederlo, loro due, le gemelle di Bacoli, perla dei Campi Flegrei, provincia di Napoli, possono soltanto toccare gli uguali tessuti, le identiche stringhe delle scarpe, le simili borsette. Perché Anna ed Eva sono non vedenti.

La loro storia è raccontata dal sindaco di Bacoli, Josi Della Ragione. Per un motivo particolarissimo: Josi ha potuto osservare non senza soddisfazione le due gemelle passeggiare tranquillamente nel centro storico della cittadina.

Le ragazze si aiutano col bastone bianco-rosso ma possono passeggiare al centro della strada, sottobraccio, senza aver paura. Di recente, spiega il primo cittadino bacolese, è stato liberato il centro dalle auto con una ordinanza ad hoc.

 Sono bellissime. Si aiutano, vivono la città. Grazie al grande amore dei genitori, hanno imparato a camminare da sole. Questa foto deve rallegrarci tutti. Perché, con un atto amministrativo, siamo riusciti ad aumentare i diritti dei più fragili. Liberando la strada da auto e moto.

E restituendola non solo ai bambini, agli anziani, agli sportivi, alle famiglie. Ma, innanzitutto, l’abbiamo resa fruibile per Anna ed Eva.

Un percorso privo di marciapiede. E che adesso è interamente al servizio dei pedoni, delle mamme con carrozzino.

Le strade dei centri cittadini, si pensi a Napoli, dove ormai per un disabile è pressoché impossibile passeggiare serenamente, sono aggredite da gazebo, dehors, tavolini, sedie, cassonetti, sosta selvaggia e monopattini pubblici.

Spiega il sindaco Della Ragione riferendosi alla sua attività amministrativa:

Ogni atto utile a tutelare i diritti dei più deboli, è un dispositivo giusto. Ogni provvedimento teso a rendere più semplice l’intervento del pronto soccorso, è sacrosanto.

Ed i disagi che possano arrecare, sono sempre inferiori rispetto ai vantaggi arrecati a chi, troppo spesso, resta inascoltato. È compito nostro, essere capaci di ascoltare.

Di agire. Anna ed Eva ci raccontano che con la forza di volontà si superano ostacoli che alla maggioranza delle persone sembrerebbero insormontabili. I

nsieme, costruiamo una città con più diritti. A misura di persona. Una città sempre più solidale. Ne sono certo. Uniti, ci riusciamo. Ci stiamo riuscendo. Un passo alla volta.

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