Stadio Maradona, Simeone: “Terzo anello, Linea 6 e parcheggio le priorità per l’impianto”

Tre punti da cui partire per garantire allo Stadio Maradona la presenza agli Europei 2032: il terzo anello, la Linea 6, i parcheggi esterni. A Fanpage.it lo spiega Nino Simeone, presidente della commissione trasporti, infrastrutture e lavori pubblici e consigliere al Comune di Napoli, che ha fatto il punto della situazione. In primis si partirà con la messa in regola e la riapertura del terzo anello, chiuso ormai dal 2005 perché inagibile, quindi i lavori, il potenziamento della Linea 6 e l'eterno problema dei parcheggi. Un'operazione ad ampio raggio che restituirà alla città un impianto ancora più degno dei Campioni d'Italia in carica.
Partiamo dal principio: quali sono le prossime tappe verso il restyling dello Stadio Maradona?
La prima è sicuramente inerente al terzo anello, che diventa fondamentale per recuperare circa 8mila posti in più nello stadio. Non si tratta tanto di mettere in sicurezza il terzo anello, quanto i condomini che si trovano attorno. Il terzo anello è nato come copertura per i Mondiali di Italia 90, bisogna considerare che ci sono i piloni esterni che vibrano e che vanno calibrati: mettendo in sicurezza il terzo anello si potrà quindi procedere ai lavori dello stadio durante i quali bisognerà chiudere settori interi per poterli eseguire, e dunque si dovranno "spostare" i tifosi di quel settore, come gli abbonati, presso il terzo anello per la durata dei lavori, e garantire così comunque la visione della partita.
Poi, però bisognerà passare al problema legato ai trasporti..
Sì, i lavori della Linea 6 faranno in modo che da Piazzale Tecchio si possa arrivare all'interno del deposito ferroviaria di via Campegna, e questo consentirà all'Anm di poter mettere in esercizio i nuovi treni. E dunque, questo vorrà dire far funzionare la linea 6 non più mezza giornata come adesso, ma per l'intero turno di servizio, diventando òa linea principale per raggiungere l'impianto dal centro e dall'area orientale, mentre ora si usano solo Cumana e Linea 2 della metropolitana (gestita da Trenitalia, ndr), con quest'ultima che spesso garantisce anche corse extra dopo la partita.
E siamo a due. Terzo passo invece?
Oltre al trasporto pubblico c'è il tema dei parcheggi: ci sono spazi sotto lo stadio che potrebbero essere trasformati, oppure le aree esterne nei pressi del Cinodromo e della Mostra d'Oltremare. Io sono d'accordo che il mezzo principale debbano essere i trasporti pubblici, però parliamoci chiaro: le persone devono poter utilizzare anche le proprie vetture per raggiungere lo stadio, soprattutto chi arriva dalla provincia, perché al momento l'unica soluzione all'automobile è quella di prendere prima la Circumvesuviana (linea gestita dall'Eav, ndr) dai paesi vesuviani e dall'hinterland, oppure le altre linee che collegano la provincia partenopea, e poi arrivati alla Stazione Centrale, prendere la Linea 2 della metropolitana, con la prima (la Circum, ndr) che al momento non prevede corse extra dopo la partita. E questo fa sì che chi arrivi dalla provincia sia di fatto costretto ad usare appunto l'automobile, e qui subentra il problema dei parcheggi, che sono carenti. Ecco perché dobbiamo pensare anche a questo tema, fondamentale per tutti i tifosi che arrivano da fuori Napoli.