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“Spesso buono oltre”, l’etichetta europea contro lo spreco di cibo. “Ma per la mozzarella rischio confusione”

“Spesso buono oltre” come etichetta di scadenza: l’idea della Commissione Europea contro lo spreco di cibo. Pier Maria Saccani, direttore del Consorzio di Tutela della Mozzarella di Bufala Campana DOP, spiega a Fanpage.it: “Si rischia la confusione per i consumatori”
Intervista a Pier Maria Saccani
Direttore del Consorzio di Tutela della Mozzarella di Bufala Campana DOP
A cura di Giuseppe Cozzolino
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"Un prodotto come la mozzarella si basa proprio sulla sua freschezza: noi speriamo che questa nuova etichetta di scadenza non venga applicata". Pier Maria Saccani, direttore del Consorzio di Tutela della Mozzarella di Bufala Campana DOP, a Fanpage.it ha fatto il punto sulla nuova etichetta di scadenza dei prodotti alimentari che potrebbe presto essere applicata a livello europeo. Non più le due classiche diciture "da consumare entro il" e "preferibilmente entro il", bensì una terza voce: "Spesso buona oltre". Una direttiva che rischia di generare confusione tra i consumatori ma che nasce con l'esigenza di incentivarli a ridurre lo spreco di cibo.

Se "da consumare entro" indica una data dopo la quale un alimento può costituire un pericolo per la salute, la dicitura "da consumare preferibilmente entro il" indica invece che l'alimento conserva le sue migliori qualità entro una data specifica, ma che può essere consumato anche dopo di essa. La terza dicitura "spesso buono oltre", in fase di discussione alla Commissione Europea, aiuterebbe i consumatori a meglio comprendere la data di scadenza, riducendo così lo spreco di cibo che spesso viene buttato quando è ancora buono. Ma questo sta già facendo discutere, visto che "c'è il rischio che i consumatori possano fraintendere o comunque non capire pienamente il senso dell'etichetta", spiega il direttore Pier Maria Saccani, generando così l'effetto opposto ed ulteriore confusione.

Proprio la mozzarella è uno dei prodotti più sensibili all'argomento, visto che le sue migliori qualità appartengono proprio alla "immediatezza" del consumo. "Parliamo di un prodotto che, logisticamente, ha proprio nella freschezza il suo punto di forza", spiega a Fanpage.it il direttore del Consorzio di Tutela della Mozzarella di Bufala Campana DOP, Pier Maria Saccani, "e che rischia di essere fraintesa dai consumatori".

Pier Maria Saccani, direttore del Consorzio di Tutela della Mozzarella di Bufala Campana DOP
Pier Maria Saccani, direttore del Consorzio di Tutela della Mozzarella di Bufala Campana DOP

Direttore, qual è il rischio di applicare un'etichetta "Spesso buona oltre" anche a prodotti come la mozzarella?

Il problema è che molto spesso il consumatore non ha una corretta informazione sulle etichette. E così rischierebbe di fraintenderne il senso. L'obiettivo di questa direttiva è quello di aiutare a ridurre lo spreco alimentare, ed è certamente un obiettivo da condividere e sostenere, ma bisogna pensare ad altre modalità, almeno per quanto riguarda questo tipo di prodotti come la mozzarella, che non rischino di confondere il consumatore e creare l'effetto opposto a quello desiderato.

Per esempio?

Una soluzione, ma lo dico puramente come esempio, potrebbe essere quella di indicare una etichetta che inviti il consumatore a provare quanto prima il prodotto, che proprio nella sua freschezza ha il proprio cavallo di battaglia. Oppure, ma sempre come mero esempio, un'etichetta che dica "dopo tot tempo, puoi usarla per la pasta al forno", e cose di questo tipo. Insomma, un'etichetta che aiuti il consumatore e non lo metta ancora più alle prese con la confusione.

Pensa che, qualora questa nuova etichetta dovesse passare, possano esserci ripercussioni per i consumatori di mozzarelle?

Credo che la maggior parte delle persone conosca bene il prodotto, anche se questa etichetta, e lo ripeto, è molto fraintendibile. Tuttavia, mi auguro che questa normativa non venga applicata, e in particolar modo al prodotto che difendiamo. In ogni caso, il nostro mercato conosce le proprietà della mozzarella DOP e sa bene che il suo consumo quanto più immediato all'acquisto ne amplifica la qualità. Non a caso, anche se parliamo di un prodotto che viene esportato ovunque, molti consumatori oltre all'Italia sono in Francia, Germania, Regno Unito, ovvero paesi particolarmente vicini a noi rispetto a, per dire, Stati Uniti d'America o Giappone.

Una delle fasi di produzione della mozzarella DOP
Una delle fasi di produzione della mozzarella DOP
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