Spari contro l’auto in centro ad Avellino, fermati 2 giovani per tentato omicidio

Sono stati individuati i presunti responsabili dell'agguato andato in scena nei giorni scorsi in centro ad Avellino, quando diversi colpi di pistola sono stati esplosi da due persone in sella a una motocicletta verso un'automobile: si tratta Vittorio Casanova, classe 2003, e Angelo Marrone, classe 2006, il primo residente nel capoluogo irpino e l'altro in provincia; difesi dall'avvocato Gaetano Aufiero, sono indagati per tentato omicidio in concorso e detenzione e porto illegale di arma da sparo.
Casanova era stato coinvolto nelle indagini sugli spari ad Avellino durante i festeggiamenti per la vittoria dell'Italia contro la Spagna agli Europei, nel 2022, accusato di essere uno di quelli che avevano aperto il fuoco; per la stessa vicenda il padre era stato condannato a 8 anni e mezzo. Marrone, invece, è il figlio di Americo Marrone, ritenuto figura di spicco del narcotraffico Irpino, arrestato ad aprile e in attesa di processo, fissato per settembre.
I fatti contestati risalgono alla notte del 20 agosto. Obiettivo, una Volkswagen Polo con tre giovani a bordo, che stava transitando lungo viale Italia, nel centro cittadino; l'automobile era stata affiancata da una moto ed erano partiti i colpi di pistola; i proiettili, almeno tre, avevano colpito lo sportello anteriore, lato conducente, la parte posteriore, mandando in frantumi il lunotto e bucando la mensola posteriore. Per gli inquirenti quei colpi erano destinati ad uccidere e solo per un caso fortuito gli spari non avevano causato feriti, né all'interno della vettura né tra chi si trovava in quei momenti nei paraggi.
Le indagini, coordinate dalla Procura di Avellino (diretta dal procuratore Domenico Airoma), erano state delegate alla Squadra Mobile della Questura locale; l'analisi delle telecamere di sorveglianza e le testimonianze dei tre ragazzi nell'automobile hanno portato, nel giro di pochi giorni, all'individuazione del 19enne e del 22enne. Nei confronti della coppia la Procura ha disposto il fermo, motivato dal pericolo di fuga; il provvedimento è stato eseguito ieri sera, 28 agosto, dalla Squadra Mobile.